Inverno e primavera rischiano seriamente di scambiarsi di ruolo quanto meno nelle prime battute della bella stagione: dopo una stagione invernale da dimenticare, spesso mite e avara di neve, la primavera potrebbe esordire clamorosamente con freddo e neve fino a quote bassissime e addirittura sulle coste. Nonostante ci siano ancora margini di incertezza, ormai appare sempre più probabile l’arrivo dell’ondata di gelo e neve più forte di tutto l’inverno, e lo farà ad inizio primavera!
La bella stagione esordirà il 20 marzo, momento in cui è atteso l’equinozio di primavera. L’esordio sarà abbastanza mite e stabile grazie all’anticiclone, ma non deve trarre in inganno! Con molta probabilità da domenica sera si aprirà un periodo molto più freddo e soprattutto instabile, che vedrà il ritorno della neve sia in montagna che a bassa quota.
Forte ondata di freddo e neve la prossima settimana

Rispetto alle prime ipotesi che vi enunciammo in questo articolo, l’ondata di freddo subirà un lieve ritardo e potrebbe quindi giungere in Italia tra lunedì 23 e mercoledì 25.
Aria gelida proveniente dalla Russia si incamminerà verso il Mediterraneo e potrebbe raggiungere le regioni adriatiche proprio nella giornata di martedì 24 causando un vero e proprio crollo termico e soprattutto nevicate copiose fino a quote bassissime. L’instabilità e il primo netto calo termico potrebbero manifestarsi già nella giornata di lunedì.
Come detto nel primo paragrafo ci sono ancora margini di incertezza data la distanza temporale che ci separa dall’ipotetico evento invernale, quindi è ancora presto per intavolare una previsione affidabile. Tuttavia elaborando una tendenza media tra i più importanti modelli matematici è sempre più probabile che l’ondata di gelo e neve possa interessare le regioni del centro-sud e del lato adriatico, lasciando il nord sotto cieli sereni e gran freddo.
Situazione potenzialmente critica per il coronavirus?
L’ondata di gelo potrebbe giungere sull’Italia nel momento peggiore sotto due aspetti fondamenti: l’agricoltura e l’epidemia del coronavirus. Un forte calo termico e il rischio di gelate tardive (dopo tanta mitezza che ha scatenato la fioritura di tantissimi alberi da frutto) potrebbero risultare fatali per il settore agricolo tanto da comprometterne la stagione.
Inoltre l’arrivo del freddo e di forti sbalzi termici potrebbe dar manforte all’epidemia del Covid-19 e agevolarne la diffusione.
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A cura di Raffaele Laricchia
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