Una fortissima scossa di terremoto è stata registrata oggi 25 marzo 2020 alle 03.49 italiane (14.49 all’epicentro) sul Pacifico occidentale a largo della Russia.
Dai dati ufficiali del centro sismico americano USGS il terremoto ha raggiunto la magnitudo 7.5 sulla scala richter mentre l’ipocentro è risultato piuttosto profondo, ovvero è stato individuato a circa 60 km di profondità.
Epicentro localizzato nel Pacifico occidentale, esattamente in corrispondenza dell’anello di fuoco (area ad altissimo rischio sismico), circa 250 km a largo della Kamcatka (Russia). A circa 200-300 km di distanza troviamo anche isole Kuril che “collegano” la Russia al Giappone.
Il terremoto è stato di magnitudo molto elevata ma fortunatamente sia l’ipocentro e sia la distanza dalla terraferma, oltre che da aree abitate, ha totalmente annullato gli effetti della grande energia liberata. Il sisma è stato avvertito ad oltre 1000 km di distanza, addirittura sul Giappone centro-settentrionale (specie su Hokkaido) e sulla Russia orientale. I tremori, duranti per molti secondi, non hanno portato a conseguenze.
Le aree prossime all’epicentro (ovvero le isole Kuril e la Kamcatka meridionale) non hanno subito danni essendo queste aree disabitate.
Lanciato allarme tsunami, poi ritirato
Pochi minuti dopo, è stato lanciato l’allarme tsunami dal Centro Tsunami del Pacifico: in particolare l’allarme riguardava le Hawaii, la Kamcatka, il Giappone e la costa occidentale degli Stati Uniti. Dopo un’attenta analisi degli esperti, tenendo conto della profondità del sisma e il tipo di movimento di placca avvenuto, è stata emessa la previsione di un’onda anomale di 30 centimetri per Hawaii, Giappone, Russia, isole Marianne e West Coast degli USA. Dopo due ore l’allarme tsunami è stato revocato.
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A cura di Raffaele Laricchia
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