Il nuovo decreto (dpcm 1 aprile 2020) emanato nella giornata di Mercoledì ha prorogato come sappiamo fino al 13 aprile la chiusura di scuole, negozi, attività non essenziali. La cosiddetta “quarantena” però difficilmente terminerà in questa data, visto quello che è l’andamento della curva epidemica e considerando l’alto rischio di una nuova ondata di contagi se ritornassimo a uscire di casa e a svolgere più o meno la vita di prima.
Poco fa anche il capo della Protezione Civile Angelo Borrelli, intervenuto a ‘Radio Anch’io’ su Rai Radio 1, ha fatto intendere chiaramente che resteremo in casa ancora per molte settimane, perché la situazione lo richiede.
Alla domanda “dopo Pasqua e Pasquetta, anche il 1 maggio lo passeremo chiusi in casa?”, Borrelli ha risposto: “Credo proprio di sì, non credo che passerà questa situazione per quella data. Dovremo stare in casa per molte settimane“.
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Borrelli ha ribadito la ecessità di avere “comportamenti rigorosissimi“. Il Coronavirus, ha aggiunto, “cambierà il nostro approccio ai contatti umani e interpersonali, dovremo mantenere le distanze” per diverso tempo.
“Dobbiamo andare avanti con il massimo rigore – ha poi continuato a Radio Capital -. Dobbiamo usare misure forti e precauzionali”. Borrelli è tornato anche a parlare della circolare del Viminale che ha suscitato diverse polemiche sottolineando che non ha introdotto alcuna novità. “Il documento non sposta i termini, dobbiamo fare attenzione ed evitare di trovarci poi in una situazione che poi ci sfugge di mano. L’ora d’aria è una misura che non è ancora operativa, bisogna fare attenzione, rispettare le regole di prudenza e stare ancora in casa“.