Purtroppo il coronavirus non ferma i truffatori, che approfittano in vari modi dell’emergenza sanitaria che stiamo affrontando.
L’ultimo pericolo arriva da una campagna di malware che, sfruttando i sussidi erogati dall’Inps previsti dal recente decreto Cura Italia, come ad esempio il bonus di 600 euro per i lavoratori autonomi, ha il fine di rubare dati personali agli ignari contribuenti.
La truffa via SMS
A lanciare l’allarme su questa nuova pericolosa truffa, che avviene principalmente tramite un classico sms sul cellulare, è stato lo stesso Istituto di Previdenza attraverso una nota ufficiale: ‘‘L’Inps informa i propri utenti che si sono nuovamente verificati sospetti tentativi fraudolenti di richiesta di dati sensibili, il cosiddetto phishing’‘.
”In particolare – spiega l’Inps – sarebbe in atto una campagna di malware attraverso l’invio di un messaggio di testo con all’interno un link per aggiornare la propria domanda Covid-19 e inducono a installare una app malevola. Questi sms non sono inviati dall’Inps. Eventuali sms che l’Istituto dovesse inviare non conterranno link a siti web, l’unico accesso ai servizi Inps è tramite il sito istituzionale ww.inps.it”.
Per tanto gli utenti che riceveranno questo messaggio sono invitati ad ignorare o meglio ancora cancellare l’sms per non incorrere in nessun tipo di rischio.
Il messaggio che si son visti recapitare molti utenti recita così: “A seguito della sua richiesta accredito domanda COVID-19. Aggiorna i tuoi dati nel inps-informa.online”. Quando si clicca sul link riportato nell’SMS, si accede a un sito che sembra quello dell’INPS, ma in realtà contiene un virus in formato APK che si installa automaticamente all’interno del telefono, permettendo così ai criminali di accedere al cellulare e prenderne il controllo, riuscendo a scaricare tutti i dati personali, comprese eventuali credenziali di accesso al proprio conto corrente online.