Nelle ultime settimane sta letteralmente dilagando sul web la teoria del complotto che vede come protagonista il 5G, ovvero la sofisticata tecnologia di “quinta generazione” in grado di migliorare sotto numerosi aspetti la rete di comunicazioni in tantissimi Paesi del mondo. I dubbi e le paure su questa nuova tecnologia erano già presenti da tempo, ma in questo particolare periodo caratterizzato dalla pandemia del coronavirus la situazione sta letteralmente sfuggendo di mano. Milioni di persone, sia in Italia che all’estero, nutrono sempre più paura nei confronti di questa tecnologia che, a quanto pare, viene collegata alla stessa diffusione del coronavirus: la paura ha raggiunto livelli tali da scatenare alcune rivolte e addirittura ha portato alcune persone ad appiccare incendi alle antenne 5G in Inghilterra e in Liguria, nello spezzino.
Ma cosa succede? Davvero il 5G è così dannoso per l’uomo? Cosa c’entra col coronavirus?
Il 5G è semplicemente una tecnologia di quinta generazione che potenzia le già discrete prestazioni del 4G, attualmente in uso da tantissimi dispositivi in tutto il mondo. In particolare la nuova sofisticata tecnologia permette grossomodo di:
– garantire velocità dati di decine di megabit al secondo per decine di migliaia di utenti
– garantire 1 gigabit al secondo simultaneamente a molti lavoratori con gli uffici posti sullo stesso piano
– collegare parecchie centinaia di migliaia di connessioni simultanee per massicce reti di sensori senza fili
– offrire efficienza spettrale significativamente potenziata in confronto al 4G
– offrire una copertura migliore
È estremamente necessario chiarire subito che la tecnologia 5G non è pericolosa per l’uomo e soprattutto non ha nulla a che fare con la diffusione del coronavirus o altre assurde teorie del complotto. Lo scorso anno anche in Italia sorsero numerose perplessità riguardo la sicurezza della tecnologia 5G: timori che, tuttavia, non hanno trovato un adeguato riscontro scientifico. L’ISS (Istituto Superiore della Sanità) aveva assicurato nel 2019 che le antenne 5G e le relative emissioni rispettano le linee guida internazionali e non generano rischi per la salute.
Anche gli studi condotti dall’Istituto Ramazzini e dal National Toxicology Program degli USA, i quali mostravano conseguenze anche gravi (e ve ne parlammo lo scorso anno) sono stati smentiti. All’interno di questi studi ci si concentrava sull’esposizione di ratti ad elevate frequenze che in fin dei conti erano di gran lunga superiori a quelle emesse da un cellulare che utilizza la rete 5G. Una esposizione massiccia e prolungata alle onde elettromagnetiche può essere dannosa, ma proprio per questo sono state istituite da decenni delle linee guida da rispettare.
Da sempre siamo a conoscenza dei rischi che comportano i vari dispositivi che usiamo quotidianamente, in particolar modo i cellulari. Le onde elettromagnetiche anche delle precedenti generazioni come 4G, al 3G o al 2G sono potenzialmente in grado di creare danni o forme tumorali se sottoposti ad una elevata esposizione. Gli stessi scienziati da sempre consigliano agli utenti di usare con moderazione i cellulari e di adottare vari accorgimenti come: non tenere il telefono in tasca, preferire il viva voce o gli auricolari e non dormire col cellulare sotto il cuscino.
Le onde millimetriche causano danni?
La peculiarità della tecnologia 5G è la presenza delle onde millimetriche. Ad oggi non esistono studi scientifici che dimostrano la pericolosità di queste onde nei confronti dell’uomo o degli animali, essendo onde di recentissimo utilizzo ancora in fase di sperimentazione. Anzi, al momento quel che sappiamo è che si tratta di onde più deboli di quelle usate in precedenza e quindi meno capaci di penetrare i tessuti della pelle.
Cosa c’entra il coronavirus?
Assolutamente nulla. In alcune fake-news diffuse sui social, soprattutto nel Regno Unito, viene esplicitamente affermato che le onde elettromagnetiche del 5G indeboliscono le difese immunitarie o favoriscono la nascita di varie patologie, aumentando sensibilmente il rischio di infezione da Covid-19, rilasciato nell’ambiente proprio in concomitanza dell’installazione delle antenne 5G in molte aree del mondo. Ovviamente nulla di tutto questo è vero e non esiste alcun studio scientifico al mondo che dimostra una correlazione tra il 5G e il coronavirus. Tutto ciò che leggerete a riguardo sarà solo spazzatura del web o il frutto di persone molto fantasiose.
A causa di questa fake-news sono sorti molti problemi in Inghilterra: il panico e purtroppo anche l’ignoranza hanno portato molte persone a danneggiare o incendiare le antenne 5G (e inevitabilmente anche antenne più vecchie) causando numerosi disagi per le principali compagnie di telefonia mobile. Ora si rischiano seri problemi alla connettività in tutta l’Inghilterra a causa di questi atti vandalici, condannati da tutte le compagnie di telefonia del Paese.
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