Al tempo del coronavirus dovremo dimenticarci l’estate a cui fino ad ora siamo stati abituati: niente spiagge affollate, niente happy hour, niente discoteche sulla spiaggia. Fortunatamente nulla è perduto, considerando che siamo già in fase calante sul fronte contagi e sino al trimestre estivo è molto probabile che la situazione migliorerà sensibilmente. Tuttavia guai a sottovalutare il nemico, soprattutto in virtù della possibile resistenza del patogeno al caldo (sempre più probabile osservando l’aumento dei contagi nei Paesi africani e tropicali).
Gli esperti sono già al lavoro per redigere regole e linee guida nazionali per un piano volto a rilanciare il settore balneare nei mesi estivi. Lorenza Bonaccorsi, sottosegretario del Ministro per il turismo e le attività culturali, afferma: “Andremo al mare questa estate. Stiamo lavorando per far sì che possa essere così”. Tutte le ipotesi e le proposte hanno un obiettivo comune: evitare contatti ravvicinati ed impedire al coronavirus di riprendere la diffusione.
Tra le proposte troviamo la prenotazione obbligatoria per gli stabilimenti o l’ingresso scaglionato degli accessi in base alla fascia d’età per favorire il distanziamento sociale. Inoltre potrebbero essere vietate aree gioco e servizio al bar (solo su ordinazione), mentre nei ristoranti ci sarà il distanziamento sociale con posate monouso.
Da Modena arriva anche la proposta per realizzare box in plexiglass per isolare ogni singola sdraio col relativo ombrellone.
Federbalneari e diverse organizzazioni del territorio forniscono anche ulteriori idee: le distanze tra gli ombrelloni potrebbero essere aumentate: ogni area passerà dai soliti 14 metri ad almeno 16 metri quadrati ed ogni persona dovrà obbligatoriamente indossare la mascherina non appena si allontana dalla postazione.
Le barriere in plexiglass stanno acquisendo sempre più consensi: si tratta di pannelli con profili di alluminio simili a quelli installati nei supermercati a protezione delle casse. A proporlo è stata una società del modenese, la “Nuova Neon 2” di Serramazzoni e al momento pare che l’idea sia piaciuta, e non poco, agli imprenditori della riviera romagnola.
E per il bagno in mare?
Anche su questo punto estremamente importante si pensa a qualche cambiamento: molto probabilmente ci saranno controlli costanti affinchè accedano al mare poche persone alla volta e saranno vietati gli assembramenti sul bagnasciuga.
Tutte proposte per il momento, ma quel che appare più certo è che non sarà la solita estate a cui siamo abituati.
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