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Coronavirus, scelta l’app per il tracciamento: “non sarà obbligatoria”

17 Aprile 2020, ore 11:43

Il Governo ha individuato l’applicazione per smartphone da utilizzare per il tracciamento degli spostamenti dei cittadini italiani, finalizzato a contenere la diffusione dei contagi da coronavirus e soprattutto evitare una temuta “ondata” di ritorno.

L’app, che si chiama “Immuni”, è stata scelta perché “ritenuta più idonea per la sua capacità di contribuire tempestivamente all’azione di contrasto del virus, per la conformità al modello europeo delineato dal Consorzio PEPP-PT e per le garanzie che offre per il rispetto della privacy”. E’ questo ciò che si legge nell’ordinanza firmata poco fa da Domenico Arcuri con cui il commissario straordinario per l’emergenza dispone di “procedere alla stipula del contratto di concessione gratuita della licenza d’uso sul software di contact tracing e di appalto di servizio gratuito con la società Bending Spoons S.p.a”.

“La app sul ‘contact tracing’ sarà un pilastro importante nella gestione della fase successiva dell’emergenza. Stiamo lavorando con il ministero per l’Innovazione e la Presidenza del Consiglio per cominciare la sperimentazione, che contiamo possa essere avviata in alcune regioni pilota, per poi estenderla. Speriamo in una massiccia adesione volontaria dei cittadini”, ha dichiarato il commissario al telegiornale di Rai 1.

A quanto pare, quindi, il download e l’installazione dell’app sarà a discrezione dell’utente, che non sarà obbligato a farne uso ma potrà volontariamente scegliere di utilizzarla o meno. “Speriamo che i cittadini possano sopportare e supportare il sistema di tracciamento dei contatti, che ci servirà a capitalizzare l’esperienza della fase precedente ed evitare che si possa replicare”, ha sottolineato Arcuri.

Per quanto concerne il funzionamento dell’App, si legge sul sito Repubblica.it:

Quando il cittadino ha la conferma di essere stato infettato, riceve dall’operatore sanitario un codice attraverso il quale scaricare su un server i dati raccolti dalla sua app, inclusa la lista anonima delle persone a cui è stato vicino nell’ultimo periodo. A questo punto il server calcola il rischio che corre ogni contatto in base alla vicinanza e al tempo di esposizione al virus. Generando un elenco di persone da avvertire mediante notifica da inviare sullo smartphone. E anche se non è prevista un’opzione di tracciamento con il gps, implementarla non dovrebbe essere complicato.
Dopodiché la app ha anche una seconda funzione, quella di diario clinico. Esiste cioè anche una sezione contenente tutte le informazioni più rilevanti del singolo utente (sesso, età, malattie pregresse, assunzione di farmaci) da aggiornare in maniera costante con eventuali sintomi e cambiamenti sullo stato di salute.