Situazione grossomodo stazionaria rispetto alle scorse 24 ore sul fronte epidemia del coronavirus. Gli aggiornamenti provenienti dal Ministero della Salute e diffusi dalla Protezione Civile mostrano un lieve calo delle vittime rispetto ieri, per la prima volta dopo tanti giorni sotto i 500 decessi, ma allo stesso tempo cala anche il numero dei nuovi guariti.
I nuovi tamponi positivi sono quasi simili a ieri (3.493 nuovi contagi in 24 ore, appena due in meno di ieri). L’incremento rispetto a ieri dei casi positivi attualmente in Italia è di circa 809 pazienti (ovviamente dopo aver opportunamente sottratto il numero dei decessi e dei guariti). Continuano a liberarsi sempre più posti nei reparti di terapia intensiva e contemporaneamente calano anche i ricoveri con sintomi.
Secondo l’ultimissimo aggiornamento della Protezione Civile (ore 17.00 di oggi 18 aprile 2020) al momento abbiamo:
– totale tamponi positivi oggi: 3.491 (-2 rispetto a ieri)
– 23.227 vittime (+482 rispetto a ieri)
– 44.927 guariti (+2.200 rispetto a ieri)
– 107.771 casi ATTUALMENTE positivi* (+809 rispetto a ieri)
– 2.733 in terapia intensiva (-79 rispetto a ieri)
– 25.007 ricoverati con sintomi (-779 rispetto a ieri)
– totale persone colpite dal Covid-19 in Italia (comprensivi di vittime e guariti): 175.925 (+3.491 rispetto a ieri)
*i casi attualmente positivi sono tutte quelle persone, tra ospedali e isolamento domiciliare, positive al Covid-19. Pertanto questo numero non tiene conto delle vittime e dei guariti, che non essendo più positivi al virus vengono sottratti dopo aver aggiunto i nuovi tamponi positivi.
Il 74% /oltre 80.000) dei positivi è in isolamento domiciliare. Nel conteggio delle vittime sono presenti sia quelle “con coronavirus” che “per coronavirus”. Almeno il 21% dei deceduti presenta almeno una patologia pregressa (non necessariamente grave), un altro 25% almeno due patologie e il 50% ben tre patologie; solo il’2% non presenta alcuna patologia. Molti purtroppo i pazienti che richiedono la terapia intensiva per far fronte alla malattia.
L’attenzione resta alta: il costante calo dei ricoveri in terapia intensiva, ormai cominciato da oltre 10 giorni, non deve portare ad un allentamento delle restrizioni, anzi, deve spingerci ad un ulteriore sacrificio che permetterà di sconfiggere o quantomeno tamponare fortemente l’epidemia.
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