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Fase 2, Conte a Repubblica: “dal 4 più spostamenti ma no piena libertà”

26 Aprile 2020, ore 11:26

In una intervista a Repubblica, il presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha rilasciato nuove dichiarazioni sulla fase 2 dell’emergenza coronavirus, che comincerà come noto dal 4 Maggio.

Conte ha rassicurato che buona parte delle attività e aziende riapriranno e ci sarà un allentamento importante delle misure restrittive anche per i cittadini, ma non sarà un “liberi tutti”, come già dichiarato giorni fa.

Stiamo lavorando, proprio in queste ore, per consentire la ripartenza di buona parte delle imprese, dalla manifattura alle costruzioni per il 4 maggio. Non possiamo protrarre oltre questo lockdown: rischiamo una compromissione troppo pesante del tessuto socio-economico del Paese”.

Giuseppe Conte spiega a grandi linee come sarà articolata la fase 2 dell’emergenza Coronavirus: “Il piano che presenteremo sarà molto articolato perché conterrà anche una più generale revisione delle regole sul distanziamento sociale. Revisione delle regole, voglio chiarirlo subito, non significa abbandono delle regole“, ha aggiunto sottolineando che l’annuncio del nuovo piano è previsto “al più tardi all’inizio della prossima settimana“.

Per le mascherine introdurremo presto un prezzo calmierato – spiega Conte – in modo da evitare speculazioni e abusi di mercato. Quanto alla riduzione dell’Iva, in realtà farò di tutto per pervenire al più presto alla completa eliminazione dell’Iva“. “Con il nuovo decreto annunceremo un programma di ripresa anche per le restanti attività economiche, anche se anticipo subito che bar e ristoranti non riapriranno il 4 maggio. Stiamo però lavorando per consentire ai ristoratori non solo consegne a domicilio ma anche attività da asporto”.

Non siamo ancora nella condizione di ripristinare una piena libertà di movimento – prosegue Conte – ma stiamo studiando un allentamento delle attuali, più rigide restrizioni. Ho già anticipato che non sarà un ‘libera tutti’. Faremo in modo di consentire maggiori spostamenti, conservando, però, tutte le garanzie di prevenzione e di contenimento del contagio”.