Protezione civile, dati coronavirus del 26 aprile 2020: netto calo delle vittime

by Raffaele Laricchia
26 Aprile 2020 - 18:07

Aggiornamenti molto positivi quest’oggi soprattutto sul fronte decessi: la protezione civile, nel consueto bollettino pomeridiano, informa che nelle ultime 24 ore è stato registrato un numero di decessi da Covid-19 nettamente inferiore rispetto a ieri e agli ultimi 50 giorni: infatti sono 260 i decessi a dispetto degli oltre 400 di ieri (un numero così basso di decessi non si vedeva praticamente da inizio marzo).

Leggero calo anche dei nuovi tamponi positivi rispetto a ieri, ma contemporaneamente calano anche i nuovi guariti. Nel computo totale delle persone attualmente positive (ricoverate o in isolamento domiciliare) vi è un lieve aumento dovuto principalmente al minor numero di guariti rispetto ai giorni scorsi.

Secondo l’ultimissimo aggiornamento della Protezione Civile (ore 17.00 di oggi 26 aprile 2020) al momento abbiamo:
– totale tamponi positivi oggi: 2.324 (-33 rispetto a ieri)
26.644 vittime (+260 rispetto a ieri)
– 64.928 guariti (+1.808 rispetto a ieri)
– 106.103 casi ATTUALMENTE positivi* (+256 rispetto a ieri)
2.009 in terapia intensiva (-93 rispetto a ieri)
– 21.372 ricoverati con sintomi (-161 rispetto a ieri)

– totale persone colpite dal Covid-19 in Italia (comprensivi di vittime e guariti): 197.675 (+2.324 rispetto a ieri)

*i casi attualmente positivi sono tutte quelle persone, tra ospedali e isolamento domiciliare, positive al Covid-19. Pertanto questo numero non tiene conto delle vittime e dei guariti, che non essendo più positivi al virus vengono sottratti dopo aver aggiunto i nuovi tamponi positivi.
///FASE 2: dal 4 maggio più spostamenti ma non totale libertà///

Il 76% /oltre 85.000) dei positivi è in isolamento domiciliare. Nel conteggio delle vittime sono presenti sia quelle “con coronavirus” che “per coronavirus”. Almeno il 21% dei deceduti presenta almeno una patologia pregressa (non necessariamente grave), un altro 25% almeno due patologie e il 50% ben tre patologie; solo il’2% non presenta alcuna patologia. Molti purtroppo i pazienti che richiedono la terapia intensiva per far fronte alla malattia.

L’attenzione resta alta: il costante calo dei ricoveri in terapia intensiva, ormai cominciato da oltre 20 giorni, non deve portare ad un allentamento delle restrizioni, anzi, deve spingerci ad un ulteriore sacrificio che permetterà di sconfiggere o quantomeno tamponare fortemente l’epidemia.

///FASE 2 verso gli spostamenti solo nelle proprie regioni ///

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