Un razzo vettore cinese denominato Long March 5B, lanciato in orbita lo scorso 5 maggio, sta rientrando sulla Terra in modo incontrollato tanto da scaturire una piccolissima minaccia per tre continenti: Asia, Africa e Stati Uniti.
“È molto probabile che i detriti finiscano nell’oceano” – afferma Luciano Anselmo, esperto di detriti spaziali del CNR – “mentre la possibilità che causi vittime è milioni di volte inferiori a quella del coronavirus”.
Il razzo cinese è lungo circa 31 metri e possiede una massa di almeno 17 tonnellate, che gli conferiscono la nomea di oggetto più massiccio caduto in maniera incontrollata sulla Terra. La stazione cinese Tianngong-1 caduta sulla Terra due anni fa pesava solo 8.5 tonnellate.
Il rientro del razzo cinese era previsto dopo una settimana dal lancio, tuttavia la mattina di sabato 9 qualcosa è andato storto durante una manovra e l’oggetto è finito lungo un’orbita piuttosto ellittica e incontrollabile, capace di portarlo ad una quota più bassa sottoponendolo ad un maggior attrito nell’atmosfera terrestre. Alle 18.00 circa si trovava ad una quota di circa 119 km sull’Africa meridionale e d’ora in poi andrà rapidamente scendendo di quota ad una velocità di 1,5 m/s. A causa dell’attrito l’oggetto subirà varie deformazioni ed infine esploderà.
Aggiornamento delle ore 19.30: lo schianto dovrebbe essere quasi certamente avvenuto ma al momento è impossibile sapere dove e quando con certezza. I dati suggeriscono che lo schianto dovrebbe essere avvenuto attorno alle 18.31 (ora italiana) nell’oceano pacifico come indicato nella mappa diffusa da SatFlare.
Tuttavia il comando strategico americano ha indicato uno schianto avvenuto poco a largo degli Stati Uniti attorno alle 17.19 italiane, nell’oceano Atlantico. Il margine d’errore riguardo l’esatto momento dello schianto dei detriti del missile implica differenze abissali sull’area colpita: gli esperti parlano di un margine d’errore di +/- 36 minuti sull’ora esatta dello schianto, ovvero un arco di tempo che permette al satellite di percorrere quasi 17.000 km!
AGGIORNAMENTO FINALE: è stata pubblicata l’elaborazione estremamente accurata da parte di J.Remis su SatFlare: il vettore Lunga-Marcia sarebbe caduto nei pressi della costa africana occidentale, tra le isole Canarie e Capo Verde, alle 15:34 UTC (15 minuti dopo la proiezione US StratCom), con incertezza di +/-1 minuto soltanto.
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