Come non bastasse l’emergenza sanitaria in atto, ad affossare un settore agricolo in forte difficoltà ci ha pensato anche una grave invasione di cavallette che sta colpendo diverse zone della Sardegna.
Dopo l’invasione dell’estate scorsa, i temuti insetti sono tornati in anticipo e in numero maggiore, raccontano gli agricoltori locali, divorando foraggio, grano, erba medica e quanto trovano sulla loro strada.
L’epicentro del problema è la valle del Tirso, nel centro Sardegna, e i paesi che vi ruotano attorno Ottana, Bolotana, Orotelli, Sarule . “E’ già da dieci giorni che i terreni dei nostri agricoltori sono preda delle cavallette – ha spiegato all’ANSA il presidente della Coldiretti Nuoro-Ogliastra Alessandro Serra – e oltre ai paesi vicino alla valle del Tirso quest’anno sta colpendo anche la bassa Ogliastra e qualche paese del Sarcidano. Lo scorso anno avevamo chiesto un aiuto alla Regione per il dissodamento dei terreni in estate e primo autunno, in maniera tale da scalzare le uova che le cavallette depongono in quel periodo ma purtroppo non è stato fatto niente. Né potevamo trattare i terreni con antiparassitari che inquinano molto, in piena pandemia. L’unica cosa da fare ora è procedere al dissodamento dei terreni con tempestività”.
La Coldiretti ha chiesto supporto alla Regione: “per procedere al dissodamento tempestivo dei terreni chiediamo risorse alla Regione, quantomeno per poter acquistare il gasolio agricolo per i trattori che dovranno iniziare ad arare i terreni e pagare la manodopera che dovesse essere impiegata dalle aziende agricole, già fortemente danneggiate a causa del coronavirus “.