Una violenta ondata di maltempo si è abbattuta in India, in particolare nell’area settentrionale del Paese.
Piogge e venti intensi hanno hanno provocato diversi danni e causato purtroppo la morte di 13 persone, in due distretti dell‘Uttar Pradesh, stato indiano situato ne nord del Paese.
L’ondata di maltempo ha fatto notizia anche per aver danneggiato una parte del complesso del Taj Mahal, famosissimo tempio inserito nel 2007 fra le nuove sette meraviglie del mondo, da sempre considerato una delle più notevoli bellezze dell’architettura musulmana in India.
“Una delle ringhiere parte della struttura originaria è stata danneggiata” ha affermato alla Afp Vasant Kumar Swarnkar archeologo presso l’ Archaeological Survey of India, “danneggiati anche una ringhiera in marmo che era stata aggiunta successivamente, un falso soffitto nella area di accoglienza dei turisti e la base del cancello principale”. Nessun danno fortunatamente è stato riscontrato alla struttura principale del monumento.
Il Taj Mahal è rimasto chiuso dalla metà di marzo nell’ambito delle misure per contrastare la diffusione del coronavirus, che non ha risparmiato la nazione indiana.