OMS: la trasmissione del Coronavirus da asintomatici è rara

by Francesco Ladisa
9 Giugno 2020 - 11:04

Si è parlato molto fino ad ora dall’inizio della pandemia del “ruolo” degli asintomatici e della possibilità che questi possano veicolare il coronavirus rappresentando una fonte di contagio pericolosa e difficilmente controllabile.

Ora però arrivano dichiarazioni importanti da parte dell’Organizzazione mondiale della Sanità, secondo cui la diffusione del virus da parte degli asintomatici è, si, possibile, ma non rappresenta il modo principale con cui viene trasmesso il Covid-19. Secondo l’OMS infatti la diffusione asintomatica è rara, al contrario quindi di quanto detto da varie fonti (anche autorevoli) che hanno manifestato la preoccupazione che la malattia potesse essere difficile da contenere proprio a causa di infezioni asintomatiche. 

«Dai dati che abbiamo – ha spiegato la responsabile tecnica dell’Oms Maria Van Kerkhove – sembra ancora raro che una persona asintomatica trasmetta effettivamente a un individuo secondario».

Le persone infette che non sviluppano mai sintomi (o sviluppano sintomi molto lievi), in particolare come sappiamo individui giovani o sani, difficilmente avranno la capacità di infettare altre persone.

«Sono necessarie comunque ulteriori ricerche e dati per rispondere veramente alla domanda se il coronavirus possa diffondersi ampiamente attraverso portatori asintomatici. Abbiamo un certo numero di segnalazioni provenienti da paesi che stanno eseguendo una traccia dei contatti molto dettagliata. Stanno seguendo casi asintomatici. Stanno seguendo i contatti. E non stanno trovando la trasmissione secondaria. È molto raro.» Ha aggiunto la responsabile dell’OMS che si occupa di malattie emergenti e zoonosi.

«Ciò su cui vogliamo davvero concentrarci è seguire i casi sintomatici», conclude Van Kerkhove. «Se effettivamente seguissimo tutti i casi sintomatici, isolando quei casi, seguendo i contatti e mettendoli in quarantena, ridurremmo drasticamente l’epidemia».

Queste dichiarazioni arrivano all’indomani di un recente studio che quantifica i casi asintomatici di SARS -CoV-2 nel 40-45% del totale.