Un focolaio di Covid-19 è scoppiato nell’azienda logistica Bartolini di Bologna. 45 operai sono risultativi positivi al coronavirus, fra questi soltanto uno è attualmente ricoverato in ospedale. La maggior parte non presenta sintomi.
Per circoscrivere e cercare di spegnare quanto prima il focolaio, si stanno effettuando tamponi a tutti i lavoratori e alle famiglie. Sarebbero già centinaia quelli eseguiti. Non è da escludere che il numero dei positivi possa dunque salire ancora.
Il focolaio è stato comunicato alla Regione dopo diversi casi nel reparto di stoccaggio, dove lavorano i magazzinieri dell’azienda. L’area è stata quindi sanificata e l’attività lavorativa ridotta quasi a zero, in quanto molti dipendenti sono finiti in isolamento precauzionale in attesa dei test.
Pierluigi Viale, direttore delle Malattie infettive del Sant’Orsola, invita alla calma: ” Soltanto degli incompetenti possono permettersi di dire che il virus non c’è più. Io ho sempre recitato la parte del gufo chiedendomi non se ci sarebbe stato un focolaio, ma quando. Perché quando si passa da una fase pandemica a una endemica, il virus circola sotto traccia e può scoppiare un incendio. È proprio il caso che stiamo studiando. C’è poi una considerazione importante da fare: non siamo davanti a un cluster di malati ma di infetti, la stragrande maggioranza di queste persone non ha sintomi e soltanto una è ricoverata in ospedale nel reparto di Malattie infettive. Siamo riusciti a identificare il focolaio proprio perché il nostro sistema funziona e abbiamo la possibilità di andare a scovare subito i positivi. La differenza con quattro mesi fa è che oggi siamo pronti, non ci facciamo prendere alla sprovvista. La situazione è sotto controllo, è in corso l’attività per capire le reali dimensioni del contagio. Non siamo né ottimisti né pessimisti”.
L’ultimo bollettino regionale su scala regionale restituisce dati in aumento che rispondono proprio al focolaio riscontrato nell’azienda Bartolini: 44 i nuovi positivi, di cui 33 asintomatici, numero che non si vedeva da quasi un mese. Il tutto sulla base degli esiti di seimila tamponi e 1.156 test sierologici. Oltre alla provincia di Bologna, i dati di contagio più alti sono a Reggio Emilia (+ 8) e in Romagna (+11). Gli altri 4 decessi sono avvenuti nelle zone di Parma, Reggio e Rimini: 4.245 dall’inizio dell’epidemia. Restano confortanti altri indicatori, come il numero di ricoveri in terapia intensiva (stabile a 12) e quello negli altri reparti Covid (quattro in meno, 117 in tutto). Infine, ci sono altri 50 guariti.