Ennesima giornata nera nel mondo per l’emergenza coronavirus: secondo gli ultimissimi aggiornamenti sono almeno 220.000 i nuovi casi di contagio registrati ieri, 11 luglio 2020, nel mondo. Mentre in Italia la situazione è abbastanza stabile da ormai diverse settimane, con contagi giornalieri che oscillano tra le 100 e le 300 unità, purtroppo in numerosi Paesi del mondo la situazione è critica e l’epidemia sembra non voler rallentare in alcun modo. Secondo quanto diffuso dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) nel mondo sono stati registrati, in totale, quasi 13 milioni di contagi e ben 569 mila decessi.
Record anche per gli Stati Uniti dove sono oltre 66.000 i nuovi contagi, col totale che sale a 3,9 milioni; 137 mila le vittime. Situazione simile anche in Brasile dove a fronte di quasi 2 milioni di contagi sono ben 71 mila i decessi, e i numeri peggiorano giorno dopo giorno.
Preoccupa molto l’epidemia in India: i contagi crescono in maniera vertiginosa a causa delle precarie condizioni in cui vivono molte persone, le quali non hanno nemmeno la possibilità di indossare mascherine o utilizzare adeguati servizi igenici. Qui i decessi sono saliti a quota 22.674. Lo Stato più colpito rimane quello del Maharashtra (ovest), con 246.660 casi e 10.116 morti. Al momento l’India è il terzo paese più colpito alle spalle di Stati Uniti e Brasile.
Anche il Messico purtroppo non scherza: i decessi sono saliti a 34.000 a fronte di 300.000 contagi.
Peggiora rapidamente la situazione anche in Sud Africa, Pakistan, Iran che negli ultimi giorni hanno scavalcato l’Italia per numero di contagi. Il caldo, dunque non sta rappresentando un vero e proprio ostacolo per il coronavirus, sebbene qualche miglioramento è in atto soprattutto nei Paesi più industrializzati come l’Italia, la Francia o la Germania.
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A cura di Raffaele Laricchia
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