Risveglio a dir poco drammatico per la capitale del Libano, Beirut, colpita da una potentissima esplosione ieri pomeriggio. La deflagrazione è avvenuta in un deposito nei pressi del porto, contenente 2.750 tonnellate di nitrato d’ammonio. Il bilancio delle vittime peggiora di minuto in minuto, essendo stata devastata una vasta area della città, fino ad almeno due chilometri dal luogo dell’esplosione: le vittime sarebbero almeno 100 al momento, mentre oltre 4.000 i feriti. Purtroppo sono almeno 100 le persone ancora disperse, sepolte sotto le macerie dei vari edifici collassati.
Secondo quanto comunicato dal ministro libanese della Salute, Hamad Hasan, almeno tre ospedali sono stati «completamente distrutti» e altri due «parzialmente distrutti» dalle devastanti esplosioni di ieri nella capitale libanese.
La potentissima esplosione ha liberato nell’aria materiale tossico che potrebbe avere effetti a lungo termine mortali. In virtù di questo scenario catastrofico il ministro libanese ha invitato l’intera popolazione di Beirut ad abbandonare la città.
Esplosione simil-nucleare ha generato un terremoto!
Gli esperti hanno calcolato indicativamente un’energia sprigionata dall’esplosione pari a 1.3 kt (chilotoni). Parliamo di un quantitativo energetico non molto distante dalla bomba atomica che devastò Hiroshima. In quel caso l’energia sprigionata fu di circa 15 kt, quindi poco più di 10 volte superiore all’esplosione che ha colpito Beirut. L’esplosione è stata talmente potente da provocare danni gravi alle strutture fino ad almeno 1.5/1.8 km di distanza. Danni più lievi si registrano a diversi chilometri dall’epicentro.
Inoltre l’Osservatorio Sismologico della Giordania ha registrato, al momento dell’esplosione, un terremoto di magnitudo 4.5 sulla scala richter con epicentro proprio il porto di Beirut.
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A cura di Raffaele Laricchia
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