L’emergenza incendi negli Stati Uniti diventa sempre più critica, tanto da assumere connotati inquietanti non solo per i danni ambientali al suolo ma anche per le conseguenze in atmosfera. Negli ultimi giorni sono stati liberate in aria quantità spropositate di anidride carbonica e altri gas, capaci di aggregarsi in vastissime e densissime nubi scure in grado di ricoprire vasti tratti d’oceano.
Già vi avevamo mostrato le inquietanti immagini “marziane” che arrivano dalla California, lo Stato più colpito dagli incendi, ma negli ultimi minuti giungono immagini altrettanto inquietanti provenienti dai satelliti: gran parte della “west coast” americana è colpita dagli incendi e di conseguenza sommersa da una spessa coltre di fumo. I venti hanno trascinato queste nubi di cenere e fumo anche sull’oceano Pacifico dando vita ad un vero e proprio tappeto di fumo lungo centinaia di chilometri. Addirittura nel tratto d’oceano davanti l’Oregon il fumo è riuscito ad estendersi per migliaia di chilometri, ponendo le basi per uno stravolgimento, almeno nel breve termine, del quadro meteorologico degli Stati Uniti occidentali.
La presenza massiccia di fumo e cenere in atmosfera e in mare
Al momento sono andati in fumo oltre un milione di ettari di boschi, una superficie estesa come l’Abruzzo. 7600 incendi sono presenti nella sola California, dove circa 4000 strutture risultano danneggiate e 8 persone hanno perso la vita.

Atmosfera marziana su San Francisco, circondata dagli incendi
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