C’è vita su Venere? Scoperta la fosfina in atmosfera

by Raffaele Laricchia
14 Settembre 2020 - 18:39

Una scoperta eccezionale in ambito astronomico arriva dall’Università di Manchester, del Massachusetts Institute of Technology e dell’Università di Cardiff , durante una serie di studi condotti su Venere. Gli scienziati hanno rilevato la presenza di fosfina negli strati alti dell’atmosfera del pianeta, ovvero un gas che suggerisce la possibilità elevata di poter ospitare processi fotochimici e geochimici sconosciuti.

La presenza di fosfina è una traccia quasi certa di vita microbica, ovvero vita a livello elementare. Quindi chi si fosse illuso della presenza di altre forme di vita come la nostra addirittura nel nostro stesso Sistema Solare dovrà fare un passo indietro, perchè per il momento potrebbe trattarsi solo di forme di vita primordiali e microscopiche. Senza dubbio, e questo è bene sottolinearlo, ci troviamo davanti ad una scoperta importante nel campo astronomico.

Il gruppo di ricerca che ha condotto lo studio invita alla cautela, anche se ritiene comunque la scoperta molto importante. Il team ammette che “la presenza della vita su Venere richiede un lavoro ulteriore. Nonostante le nubi in quota di Venere raggiungano una piacevole temperatura di 30 gradi Celsius, sono incredibilmente acide ponendo grossi problemi a tutti i microbi che cercano di sopravvivere al loro interno”.

Lo studio scientifico

Il team di ricerca, composto da ricercatori del Regno Unito, degli USA e del Giappone, sta cercando di capire l’origine della fosfina. Tra le varie ipotesi, quella di maggior rilievo è che il gas derivi da forme di vita microbiche, come avviene già sul nostro pianeta.
Osservare i primi segnali della presenza di fosfina nello spettro di Venere è stato un vero e proprio colpo per gli scienziati, come riferito da Jane Greaves dell’Università di Cardiff nel Regno Unito.
La fosfina, nota anche come fosfuro di idrogeno, è stata scoperta grazie all’utilizzo di 45 antenne di ALMA (Atacama Large Millimeter/submillimeter Array) in Cile, un telescopio molto sensibile, partner dell’ESO (European Southern Observatory).

John robert Brucato, esobiologo dell’Istituto Nazionale di Astrofisica, ha commentato poc’anzi l’importante scoperta: “Nel lavoro appena pubblicato su  Nature Astronomy  i ricercatori hanno osservato nell’atmosfera di Venere la presenza di molecole di fosfina. La fosfina è composta da un atomo di fosforo e tre di idrogeno. Questa molecola ha una sua valenza nella ricerca della vita nello spazio: potrebbe infatti essere l’ “impronta digitale” della presenza di qualche microrganismo che in atmosfera venusiana produce la fosfina come scarto. Nell’atmosfera terrestre la fosfina è tutta prodotta da microrganismi che utilizzano i minerali fosfati e la producono attraverso processi di ossidoriduzione”.

In un ambiente ostico come quello di Venere, la fosfina dovrebbe degradarsi e scomparire in poco tempo a causa delle temperature di oltre 450°C in prossimità del suolo e della pressione molto alta. La presenza costante di questa molecola suggerisce che vi è una produzione perpetua ma è ancora incerta la fonte. Arriva da microrganismi o da processi abiotici di tipo geologico o geofisico?
Di fondamentale importanza saranno i prossimi studi a riguardo, per confermare la presenza delle prime forme di vita elementari nello spazio.

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