La massa d’aria fresca che a metà della scorsa settimana si è insediata nel Mediterraneo è ancora intrappolata all’interno del vasto campo di alta pressione e fatica a venir fuori. Essa continua a stazionare tra il canale di Sicilia, il basso Ionio e il Mediterraneo meridionale, ed è proprio questa la responsabile di isolati temporali pomeridiani sulle zone interne del sud (specie in Sicilia).
Il cuore di questa massa d’aria fresca e instabile sta sorvolando le calde acque del basso Mediterraneo, tra Sicilia, Tunisia e Libia: qui pian piano si sta rinforzando grazie all’enorme energia rilasciata dal mare (con temperature tra i 28 e 30°C). Dall’immagine del satellite appare sempre più evidente come la perturbazione va pian piano organizzandosi e, approfittando della “quiete” presente tutt’attorno e del calore marino, pare stia acquisendo caratteristiche subtropicali.
Insomma quel che va formandosi nel basso Mediterraneo sarebbe a tutti gli effetti un principio di depressione subtropicale, che nelle prossime ore potrebbe rapidamente evolversi in un TLC (ciclone simil tropicale) o addirittura in un “Medicane“, ovvero un tipico uragano del Mediterraneo. Al momento è ancora molto incerta la sua evoluzione, pertanto occorrerà monitorare passo dopo passo la sua lenta metamorfosi.

La depressione subtropicale vista dal satellite a largo del nord Africa
Al momento la depressione possiede un piccolo occhio la cui pressione ha raggiunto i 1008 hpa. I venti attorno all’occhio del ciclone sono compresi tra i 40 e 45 km/h. L’intera struttura giace a largo delle coste nordafricane.
Nelle prossime ore la depressione inizierà gradualmente a muoversi verso nord e tra mercoledì e giovedì potrebbe attraversare il mar Ionio per colpire infine la Grecia meridionale.
Durante il cammino sulle calde acque del mar Ionio potrebbe ulteriormente evolversi raggiungendo, come ipotizzato poc’anzi, lo stadio di ciclone simil tropicale: questa forte perturbazione potrebbe dar vita a piogge intense e raffiche di vento estreme, anche superiori ai 120-130 km/h.
L’Italia al momento non è assolutamente sulla traiettoria di questa depressione, ma a causa dell’elevata incertezza previsionale riguardante i cicloni tropicali non è ancora possibile ritenere l’Italia (le coste ioniche soprattutto) fuori dalla traiettoria della perturbazione.
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