Nicaragua, Paese centroamericano bagnato dal mar dei Caraibi, è stato duramente colpito dall’uragano Eta di cui vi avevamo ampiamente parlato nei precedenti aggiornamenti. L’uragano si è abbattuto sulle coste centroamericane nella sua categoria 4, dopo aver sfiorato la 5 pochi istanti prima. Poco importa alla fine: il ciclone tropicale ha colpito Nicaragua con venti medi oltre 220 km/h e raffiche ben oltre i 250 km/h, capaci di strappar via migliaia di alberi e abbattere anche diverse abitazioni, soprattutto le più fatiscenti.
Oltre ai fortissimi venti, sono in atto anche piogge torrenziali con accumuli esagerati: pensate che entro il termine del peggioramento (stasera o al limite domani mattina) cadranno fino a 1000 mm di pioggia su vaste aree del Paese. Anche le mareggiate sono estreme e stanno causando gravi disagi sulle coste: interi centri abitati costieri sono stati inondati a causa dello “storm surge“, ovvero l’onda di tempesta che corrisponde ad un vero e proprio innalzamento del livello del mare di diversi metri.
#Eta has rapidly intensified to a major hurricane with maximum sustained winds of 120 mph. Continued strengthening is expected before it makes landfall along the northeastern coast of #Nicaragua on Tuesday.https://t.co/a6nU87U3bG pic.twitter.com/yFRb0ObYHt
— National Hurricane Center (@NHC_Atlantic) November 2, 2020
L’impatto su Nicaragua è avvenuto ieri sera ed ora il ciclone si muove molto lentamente verso nord, ad una velocità davvero irrisoria (appena 9 km/h). È proprio la sua lentezza che amplifica sensibilmente la sua pericolosità, proprio perchè ha molto più tempo per colpire duramente le medesime aree.
Sono almeno tre le vittime accertate, ma il bilancio potrebbe salire in modo drastico nelle prossime ore, quando la tempesta sarà cessata.
L’uragano Eta si indebolirà gradualmente nelle prossime ore fino a ritornare alla categoria 2, mentre ancora sferzerà Nicaragua settentrionale e parte delle Honduras. Domani Eta si getterà nuovamente nel mar dei Caraibi dove punterà Cuba e a seguire si muoverà in direzione della Florida, si spera con intensità estremamente ridotta.
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A cura di Raffaele Laricchia
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