Le nuove restrizioni erano nell’aria già da alcune ore, a pochi giorni dalla pubblicazione dell’ultimo DPCM. Da mercoledì 11 novembre toccherà a ben cinque regioni affrontare nuove pesanti restrizioni per contrastare l’epidemia del coronavirus: stiamo parlando di Liguria, Umbria, Toscana, Basilicata e Abruzzo, le quali passeranno allo stato di allerta arancione, raggiungendo così Puglia e Sicilia.
A comunicarlo è il ministro Speranza al termine della riunione che ha stabilito le nuove misure restrittive. Le nuove misure restrittive, le stesse presenti già per Puglia e Sicilia, entreranno in vigore da mercoledì 11 novembre.
COSA PREVEDE L’AREA ARANCIONE – Nell’area arancione è consentito spostarsi esclusivamente all’interno del proprio Comune, dalle 5 alle 22, senza necessità di motivare lo spostamento (non servirà l’autocertificazione all’interno del proprio comune). Dalle 22 alle 5 sono vietati tutti gli spostamenti, ad eccezione di quelli motivati da comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità o motivi di salute.
Inoltre sono vietati, 24 ore su 24, gli spostamenti verso altri Comuni e verso altre Regioni, ad eccezione di quelli motivati da comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità, motivi di studio o di salute o per svolgere attività o usufruire di servizi non disponibili nel proprio Comune (per esempio andare all’ufficio postale o a fare la spesa, se non ci sono tali uffici o punti vendita nel proprio Comune).
Sono comunque consentiti gli spostamenti, verso qualsiasi area, che siano strettamente necessari ad assicurare lo svolgimento della didattica in presenza, se prevista.
È sempre consentito il rientro presso il proprio domicilio, abitazione o residenza.
Con riguardo alle abitazioni private, è fortemente raccomandato non ricevere persone diverse dai conviventi, salvo che per esigenze lavorative o situazioni di necessità e urgenza.
È consigliato lavorare a distanza, ove possibile, o prendere ferie o congedi.
Nelle zone arancioni, inoltre, sono chiusi bar, pub, ristoranti, gelaterie, pasticcerie. Rimangono aperte mense e catering. Consentita la ristorazione con consegna a domicilio e, fino alle 22, l’asporto (con divieto di consumazione sul posto o nelle vicinanze).
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A cura di Raffaele Laricchia
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