Tra gli infiniti pianeti del cosmo ne esiste uno in particolare, tra quelli conosciuti, dove le condizioni meteorologiche sono a dir poco proibitive. Si tratta del pianeta extrasolare K2-141b, noto anche come “Super Terra K2”, situato nella costellazione dell’Acquario.
K2-141b è stato scoperto nel 2018 da un gruppo di ricercatori guidati dall’italiano Luca Malavolta, dell’Inaf di Padova. È molto più grande della nostra Terra ed oltretutto è estremamente vicino alla sua stella, una nana arancione con una temperatura superficiale di 4700 gradi kelvin.
Ma cosa rende davvero caratteristico questo pianeta? Le condizioni meteo! Sulla Super-Terra K2-141b l’atmosfera è composta principalmente da sodio, monossido di silicio e biossido di silicio, mentre la temperatura superficiale è estremamente alta a causa della vicinanza della sua stella. Il vento su questo pianeta raggiunge addirittura i 5000 km/h, mentre dal cielo piovono frequentemente rocce che precipitano in un mare di magma infuocato. Un vero e proprio clima infernale. Gli oceani di questo pianeta, infatti, sono costituiti esclusivamente da magma e le poche terre emerse sono rocce roventi continuamente modellate dai venti estremi.
I risultati delle recenti analisi sono stati pubblicati sulla rivista Monthly Notices of the Royal Astronomical Society. “Lo studio è il primo a fare previsioni sulle condizioni meteorologiche su K2-141b, che potranno essere rilevate da centinaia di anni luce di distanza con telescopi di nuova generazione, come il James Webb Space Telescope”, afferma l’autore del paper Giang Nguyen.

Ricostruzione al computer del paesaggio magmatico
Il pianeta è letteralmente bloccato nella stessa posizione attorno alla propria stella, a causa dell’estrema vicinanza. Questo significa che una metà del pianeta è sempre rivolto verso la stella, l’altra invece è perennemente al buio. In poche parole più della metà del pianeta è illuminato perennemente dal Sole, senza un attimo di tregua, nell’altra sezione invece è sempre notte. Questo spiega anche le clamorose temperature che si registrano in entrambe le facciate: l’area illuminata raggiunge anche i +3000°C, quella al buio invece arriva fino a -200°C.
La temperatura è talmente alta che è in grado di fondere le rocce e vaporizzarle creando un’atmosfera infernale: queste rocce evaporate vengono trascinate sul lato gelido del pianeta dai fortissimi venti dove tendono a ricompattarsi cadendo poi in un mare di magma una volta ritornate sul lato rovente.
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A cura di Raffaele Laricchia
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