Un’aurora boreale a dir poco straordinaria si è manifestata nei cieli dell’Antartide tra 10 e 12 ottobre, lasciando a bocca aperta i ricercatori presenti nelle basi antartiche. Pochi spettatori, purtroppo, per uno spettacolo di questa portata.
L’aurora è avvenuta a seguito del ritorno di alcune macchie solari negli ultimi giorni, da cui si è liberato il tipico vento solare, carico di radiazioni e particelle, che entrando in contatto con la nostra atmosfera da’ vita alle rare ma stupende aurore.
COME SI FORMA L’AURORA BOREALE | Il fenomeno è causato dall’interazione di particelle cariche elettricamente di origine solare (che giungono sulla Terra durante le eruzioni solari) con la ionosfera terrestre: tali particelle eccitano gli atomi dell’atmosfera che diseccitandosi in seguito emettono luce di varie lunghezze d’onda. A causa della geometria del campo magnetico terrestre le aurore sono visibili in due ristrette fasce attorno ai poli magnetici della terra, dette ovali aurorali. Talvolta, durante le eruzioni solari più intense, l’aurora può essere osservata anche a latitudini proibitive come l’Europa centrale.
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A cura di Raffaele Laricchia
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