Non accenna a placarsi l’ondata di maltempo sulle regioni del nord-est, ormai costantemente sotto piogge e nevicate da oltre 48 ore. Mentre in pianura sono numerosissimi i disagi legati a nubifragi e alluvioni, in montagna la neve continua a scendere con grande intensità e fermezza.
Sulle Dolomiti nevica adesso oltre i 1200-1300 metri di quota dopo che stamattina era addirittura salita oltre i 1600 metri a causa dei venti intensi di scirocco. Ora le temperature stanno gradualmente scendendo ed ecco che la neve può riconquistare quote via via sempre più basse.
In 48 ore sono caduti almeno due metri di neve fresca attorno ai 1500-1600 metri di altitudine tra Trentino, Lombardia nord-orientale, Veneto e Friuli Venezia Giulia. Addirittura si registrano picchi superiori ai 3 metri oltre i 2000 metri e sul confine con l’Austria. Località come Arabba, San Candido, Cortina d’Ampezzo, Livigno sono letteralmente sommerse dalla neve, che ha costretto i mezzi spazzaneve ad interventi straordinari.
ANCORA NEVE IN ARRIVO | Le intense nevicate proseguiranno su tutte le Alpi nord-orientali fino alle prime ore della notte (cadranno altri 30-50 cm di neve), dopodiché ci sarà una momentanea attenuazione dei fenomeni. I fiocchi arriveranno fin sui 1000 metri di altitudine.
Nemmeno il tempo di una tregua che già domani mattina si affaccerà una nuova perturbazione carica di neve. Difatti tornerà a nevicare su tutto l’arco alpino, dalla Liguria al Friuli, con nuove nevicate copiose. Tra lunedì e martedì, dunque, cadranno tanti nuovi centimetri di neve fresca soprattutto sulle Dolomiti con accumuli anche superiori al metro.
Insomma entro martedì le Alpi potranno ritrovarsi con accumuli di neve totali superiori ai 4-5 metri, come ampiamente previsto.
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A cura di Raffaele Laricchia
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