È senza dubbio un’inizio d’inverno davvero movimentato e ricco di precipitazioni, come non si verificava da diversi anni. Mentre continuano ad abbattersi piogge a tratti torrenziali sul nord-est e al centro-sud e mentre continua a nevicare intensamente sulle Alpi, ci troviamo già a parlare di una nuova perturbazione ormai a ridosso dell’Italia.
Una nuova massa d’aria fredda proveniente dal nord Atlantico approfitterà della lacuna barica presente nel Mediterraneo, dove l’anticiclone sembra essere totalmente scomparso, per portare una nuova dose di piogge e nevicate.
Gli effetti di questa perturbazione arriveranno già da domani specie al nord e sul versante tirrenico, ma l’apice del maltempo sarà nella giornata di martedì, giorno dell’Immacolata, quando avremo piogge su tutto il centro-nord, nevicate molto abbondanti sulle Alpi e temporali intensi su Toscana, Sardegna, Lazio e Campania. Piogge e venti di scirocco raggiungeranno anche tutto il sud specie nella giornata di martedì.

NEVE ANCHE A QUOTE BASSE | Questa volta il “richiamo sciroccale” sarà nettamente più debole e di conseguenza le temperature si presenteranno decisamente più basse su tutto il nord Italia. Questo significa che la neve potrà scendere sensibilmente di quota, portandosi fino a quote bassissime sul nord-ovest (localmente anche in pianura) e fino in collina sul nord-est. Tornerà la neve anche sull’Appennino centro-settentrionale localmente fin sotto i 1000 metri.
Oltre i 1000 metri di quota scenderanno quantomeno altri 100-150 cm di neve fresca su tutte le Alpi centro-orientali, dando vita ad accumuli nevosi davvero imponenti (addirittura superiori ai 4 o 5 metri!).
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A cura di Raffaele Laricchia
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