Siamo ormai alle porte, in Italia, di una grande campagna di vaccinazione contro il coronavirus sars-sov-2 che ormai ci accompagna da quasi un anno. Il vaccino della Pfizer sarà somministrato ai primi pazienti e operatori sanitari tra la fine di dicembre e l’inizio di gennaio, dopodiché toccherà via via al resto della popolazione secondo un’ovvia classifica determinata da età e stato di salute.
Purtroppo pare che una buona fetta della popolazione non sia intenzionata a vaccinarsi per vari motivi, tra i quali quelli complottisti (secondo cui ci sarebbe un microchip nel vaccino) e quelli sulla reale sicurezza del vaccino. Tanti infatti temono che il vaccino possa causare conseguenze a medio-lungo termine considerando che i tempi di sperimentazione sono stati piuttosto brevi rispetto ad altri vaccini creati in passato.
Ma a far chiarezza su questo aspetto ci pensa l’immunologa Antonella Viola, che con un messaggio chiaro e diretto sul proprio profilo facebook scansiona il vaccino descrivendone gli “ingredienti” e le peculiarità di ciascuno di essi.
” Abbiamo detto che il vaccino scatena una buona risposta infiammatoria e immunitaria (ed è questo il motivo per cui la sua efficienza è alta). Questo dipende dalla sua formulazione, in grado di attivare le cellule deputate a presentare gli antigeni (in questo caso pezzetti di proteina Spike) ai linfociti. Abbiamo anche detto che è fatto di RNA messaggero, che non entra nel nostro DNA e che si degrada rapidamente, e che quindi non c’è nessuna possibilità di alterazioni dei nostri geni o delle nostre cellule.
Gli ingredienti del vaccino:
– mRNA: altamente puro e prodotto in provetta senza l’uso di cellule.
– Lipidi: (4-hydroxybutyl)azanediyl)bis(hexane-6,1-diyl)bis(2- hexyldecanoate), 2-[(polyethylene glycol)-2000]-N,N-ditetradecylacetamide, 1,2-distearoyl-sn- glycero-3-phosphocholine e colesterolo: sono grassi che costituiscono l’involucro necessario a inviare l’mRNA nelle nostre cellule.
– Sali: cloruro di potassio, cloruro di sodio, diidrogeno fosfato di potassio, sodio fosfato bibasico diidrato.
– Zucchero: saccarosio.
– Acqua
Tra questi ingredienti è possibile che il PEG (2-[(polyethylene glycol)-2000]-N,N-ditetradecylacetamide) sia stato responsabile delle reazioni allergiche (molto rare) riscontrate nei due soggetti vaccinati in UK, anche se non lo sappiamo con certezza.
Per il momento quindi niente panico ma cautela: si continua a vaccinare ma si escludono i soggetti che hanno avuto episodi di anafilassi in passato (reazioni allergiche molto gravi ai farmaci). Avere più vaccini a disposizione sarà importante anche per questo: offrire a tutti il vaccino giusto.”
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A cura di Raffaele Laricchia
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