Maltempo con tanta pioggia e neve in montagna nei giorni della Merla. Poi subito freddo e neve a bassa quota? Le previsioni meteo.
Mentre vi scriviamo è in atto una rapida sferzata artica sulle regioni del medio-basso Adriatico e del sud, caratterizzata da venti intensi di tramontana, freddo e locali nevicate fino a bassa quota. Sta nevicando infatti sul Gargano, colline del Molise e Subappennino Dauno fin sui 300 metri di altitudine e nevicherà ancora nelle prossime ore anche nelle zone interne della Campania, in Basilicata e sulla Puglia centrale fino a quote di bassa collina. Poco da segnalare altrove, eccetto il netto calo delle temperature.
Quest’ondata di freddo sarà piuttosto rapida e lascerà spazio all’alta pressione sin dalle prime ore di giovedì. L’anticiclone riporterà il bel tempo solo per poche ore tra giovedì e venerdì, incluso un netto aumento delle temperature soprattutto di giorno. La colonnina di mercurio punterà nuovamente i 13-15°C sulle isole maggiori e i 10-12°C sul resto del centro-sud.
GIORNI DELLA MERLA COL MALTEMPO | I giorni della merla, ovvero 29-30-31 gennaio sono sempre più vicini ma è ormai certo che non saranno i più freddi dell’anno come la tradizione vuole. Nonostante questo avremo comunque tempo molto instabile e perturbato, con neve in montagna sia sulle Alpi che in Appennino grazie ad una nuova perturbazione atlantica che potrebbe rivelarsi decisiva per l’inizio di un periodo nettamente più freddo e nevoso nei primi giorni di febbraio.
IPOTESI GELIDA AD INIZIO MESE | L’arrivo di questa perturbazione atlantica nel week-end (tra 30 e 31 gennaio), carica di piogge dapprima al nord e successivamente al centro-sud, potrebbe essere subito seguita da una discesa d’aria molto fredda artica che andrebbe facilmente ad incanalarsi nella “lacuna barica” instauratasi nel Mediterraneo.
Quest’ondata di freddo, ipotizzabile nei primi giorni di febbraio, potrebbe dar luogo a nevicate fino a quote molto basse sul versante adriatico e molte regioni del centro-sud, mentre il nord resterebbe ai margini del peggioramento (grazie alla protezione dell’arco alpino).
La situazione è in continua evoluzione e per il momento si tratta solo di ipotesi. Nei prossimi aggiornamenti cercheremo di delineare maggiormente quel che ci aspetta con l’avvio di febbraio.
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A cura di Raffaele Laricchia