Gelo siberiano sull’Europa nord-orientale. Gran freddo tra Russia e Scandinavia, si ghiaccia il golfo di Botnia.
Mentre l’Europa meridionale ed in particolare il Mediterraneo fanno i conti con clima più mite grazie alle correnti atlantiche e quelle calde africane, sui settori settentrionali del Vecchio Continente la situazione è letteralmente opposta. L’Europa è al momento divisa in due: da un lato le correnti miti appena menzionate, dall’altro invece c’è un costante flusso di aria gelida siberiana che continua ad accumularsi tra Russia e Scandinavia.
Le temperature sono crollate già da diversi giorni ed entro la prossima settimana farà anche più freddo tra Finlandia, Svezia, Russia e i settori Baltici. Le temperature minime registrate ieri sono davvero gelide: -27°C a Kemi, -24°C a Hailuoto, -22°C a Kauhava, -21°C a Ylivieska, -20°C a Vaasa e Umeå, -19°C a Luleå , -18°C a Inari, -17°C a Trondheim e Larsmo, -16°C a Kalajoki, -14°C a Skeppsholmen, -13°C a Ornskoldsvik, -12°C a Oslo, Pori e Örebro, -11°C a Tallin, -10°C a Tromsø, -9°C a Uppsala e Bergen, -8°C a Stoccolma, Helsinki e Linköping.
Il Golfo di Botnia, che comprende la parte superiore del mar Baltico, è in fase di congelamento grazie alle temperature estremamente basse. La superficie ghiacciata aumenta sempre più di giorno in giorno e non è escluso che possa essere superata l’estensione record del 2013, quando si congelarono ben 176.000 chilometri quadrati del Baltico.
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A cura di Raffaele Laricchia