Ancora una tragedia sulla neve, l’ennesima di queste ultime settimane. Nel pomeriggio di oggi una valanga ha travolto e ucciso due alpinisti professionisti sulle montagne di Sestriere, nel torinese.
Si tratta di Carlo Alberto Cimenti e Patrick Negro. Il primo era uno scialpinista fra i più conosciuti a livello mondiale. Nel 2019 era giunto in cima alla nona vetta più alta del mondo: il Nanga Parbat, nel Karakorum pakistano. Una delle cime più pericolose del pianeta, una vera impresa che lo aveva visto vincente. Oggi invece, “Cala” (così era soprannominato) è stato tradito da una montagna percorsa tantissime volte.
Patrick Negro, che si trovava insieme a lui, era invece membro della direzione sportiva di Sestrieres Spa ed ex capostazione del Soccorso Alpino di Pragelato.
Dalle ricognizioni, la valanga si è staccata dalla zona della Cima del Bosco e di Col Chalvet, il grosso canalone che scende verso la Valle Argentera, al confine tra i comuni di Cesana e Sauze di Cesana.
A dare l’allarme sono stati i famigliari preoccupati per non averli visti rientrare dall’escursione sugli sci. Per ore nella zona della valanga hanno lavorato, con i carabinieri di Sestriere, decine di volontari del soccorso alpino e della Guardia di finanza, trasportati in quota da un’eliambulanza del 118.
A cura di Francesco Ladisa
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