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Terremoto nell’Adriatico: il video di una strana “onda anomala” è falso. Il commento dell’INGV

28 Marzo 2021, ore 18:49

Paura ieri per un inesistente rischio tsunami al centro-sud dopo il terremoto nell’Adriatico. Il video delle strane onde non si riferisce a uno tsunami. Il commento di Amato dell’INGV.

Il forte terremoto avvenuto ieri pomeriggio nel cuore del mar Adriatico, tra Croazia e Italia, ha suscitato molta preoccupazione soprattutto per il rischio di un’ipotetica onda anomala generata dal sisma. Questa paura è nata soprattutto a seguito della diffusione, sui social, di un video registrato nei pressi delle isole Tremiti che mostra delle strane onde in mare, erroneamente correlate al terremoto

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A tal proposito è intervenuto Alessandro Amato, esperto dell’INGV, che spegne subito ogni dubbio sulla veridicità del video in questione:
” Il video che circola in rete sul presunto tsunami di ieri come effetto del terremoto al largo della Croazia, a me e ai colleghi del Centro Allerta Tsunami non convince. Perché?
Nessun mareografo in Italia e nei Paesi adriatici mostra un’anomalia vagamente somigliante a uno tsunami, anche piccolo.
Inoltre non ci sono state osservazioni sulle coste di inondazioni, ritiri del mare, correnti particolare, a quanto ci risulta. Nel caso di una o più onde di tsunami, anche fossero alte soltanto 50 cm, sulle coste si sarebbero dovute avere onde alte qualche metro, con ingressioni importanti. Oltre tutto parliamo di un terremoto di magnitudo troppo bassa affinché possa generare onde anomale.”

Dall’analisi oggettiva del filmato, l’esperto Amato afferma: “Il video non fa capire le caratteristiche del fenomeno, ma le lunghezze d’onda sembrano molto piccole, forse qualche metro o decina di metri, niente a che vedere con le onde di tsunami che sono ben maggiori (chilometri fino a centinaia di chilometri).
Pare che le onde siano state osservate a sud delle Tremiti intorno alle 15:42, quindi meno di 1 ora dopo il terremoto. Ammesso che sia vero, vediamo se il tempo è compatibile con la ipotetica velocità V di uno tsunami. V è circa uguale alla radice quadrata del prodotto tra accelerazione di gravità g e profondità Z del mare. Tra epicentro e Tremiti il mare dovrebbe essere profondo tra i 100 e 200 metri. Se fosse 100 metri, la velocità dell’onda sarebbe di circa 30-35 km/h.
Poiché la distanza è di circa 70 km, l’eventuale tsunami doveva essere avvistato tra 1 ora e mezzo e 2 ore dopo l’evento.”

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