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Continua l’eruzione dell’Etna: colonna eruttiva alta 9 km, aeroporto Catania chiuso

1 Aprile 2021, ore 10:10

Continua l’eruzione dell’Etna, dopo una nottata in cui il vulcano ha regalato spettacolo con vistose fontane di lava emesse dal cratere di sud-est. Un’eruzione accompagnata anche da numerosi boati che sono stati avvertiti dalla popolazione vicina.

A causa dell’eruzione ha chiuso temporaneamente anche lo scalo dell’Aeroporto di Catania. Come comunicato dallo stesso Aeroporto Fontanarossa, nessun volo potrà atterrare o decollare da Catania “a causa dell’intensa attività eruttiva” che inibisce il traffico.

Attualmente si osservano ancora emissione di cenere e attività effusiva dal cratere di SE; la nube eruttiva, stando all’ultimo monitoraggio dell’INGV, ha raggiunto i 9 km. Vediamo il comunicato completo:

L’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Osservatorio Etneo, comunica che al Cratere di SE è ancora in atto la fenomenologia riportata nel comunicato precedente (Comunicato Aggiornamento Etna n. 257). La nube eruttiva che ha superato i 9000 ms.l.m., in base al modello previsionale si disperde in direzione SSO. Continua l’attività effusiva e in particolare: il trabocco lavico dall’orlo craterico orientale del Cratere di SE è ancora alimentato, si riversa nell’alta parte della Valle del Bove e il suo fronte si attesta a circa 2600 m s.l.m.; il flusso lavico di SE è anch’esso alimentato e si riversa nella parte occidentale della Valle del Bove con il fronte che ha raggiunto circa 2000 m s.l.m.; il flusso lavico che si espande in direzione SO è alimentato e il fronte sembra attestarsi ad una quota di circa 2600 m s.l.m.. Rimane invariata l’attività esplosiva agli altri crateri sommitali.

L’andamento temporale dell’ampiezza media del tremore vulcanico ha evidenziato una continua crescita dei valori sino a circa le 06:00 (UTC) quando ha iniziato a mostrare una diminuzione significativa del gradiente di crescita che al momento delinea un andamento semi-stazionario su livelli molto alti. La localizzazione del centroide dellesorgenti del tremore vulcanico continua ad essere localizzata in corrispondenza del Cratere di SE ad una elevazione compresa tra 2400 e 2600 m sul livello del mare.
L’attività infrasonica che risulta essenzialmente localizzata al Cratere di SE, ha mostrato un ulteriore incremento intorno alle ore 02:00 (UTC) in particolare è aumentata sia la frequenza di accadimento degli eventi che la loro ampiezza e subordinatamente, anche l’ampiezza del tremore infrasonico.La rete tiltmetrica mostra solo una modesta variazione di circa 1 microradiante alle due componenti della stazione di Cratere del Piano. Nessuna variazione significativa nelle serie temporali della rete GNSS.