Cabina di regia Covid: molte regioni diventano arancioni, solo 4 in zona rossa

by Francesco Ladisa
9 Aprile 2021 - 12:16

La curva epidemica del Coronavirus sta lentamente migliorando: la conferma arriva anche dall’indice Rt nazionale, un valore che ormai abbiamo imparato a conoscere, che è sceso a 0,92 secondo le ultime rilevazioni. Così come il valore dell’incidenza dei casi ogni 100 mila abitanti, che arriva a 185 dai 232 della scorsa settimana (anche se i giorni festivi e il relativo calo di tamponi potrebbero avere falsato un po’ il dato).

E’ quanto si evince dalla cabina di regia tra Istituto superiore di sanità (Iss) e ministero della Salute sulla pandemia che si è riunita stamattina.

I miglioramenti non sono però omogenei per tutta l’Italia e ci sono ancora diverse regioni in una situazione molto delicata, soprattutto per quanto concerne la pressione ospedaliera (ricoveri e terapie intensive). Un allentamento delle misure restrittive quindi ci sarà solo per alcune regioni, con il passaggio dalla zona rossa a quella arancione.

Sulla base delle ultime indiscrezioni, in attesa di quelle che saranno le misure ufficiali diffuse dopo la riunione del Comitato tecnico scientifico, le regioni che quasi certamente lasceranno la zona rossa e torneranno arancioni sono Lombardia, Emilia-Romagna, Friuli-Venezia Giulia, Piemonte e Toscana. Resta in dubbio la situazione della regione Calabria che è attualmente rossa, ma dovrebbe passare in arancione. Resteranno così in zona rossa solo Campania, Valle D’Aosta e Puglia, insieme alla Sardegna, attualmente arancione, che vedrà il passaggio alle misure più stringenti visto il netto peggioramento delle ultime settimane. Il cambio di colore delle regioni sarà valido a partire da Lunedì 12 Aprile.

Sempre per oggi è attesa anche la direttiva del commissario straordinario all’emergenza, il generale Francesco Paolo Figliuolo che ridisegna la campagna vaccinale dopo le novità su Astrazeneca. Ema “ha detto che AstraZeneca è sicuro e non ha dato alcuna controindicazione”. L’autorità regolatoria italiana “prendendo spunto da quanto fatto nei paesi limitrofi con cui c’è un confronto ha dato la raccomandazione” di utilizzarlo al di sopra dei 60 anni. E per chi deve fare la seconda dose “non c’è alcun problema. Questo lo voglio riaffermare, e’ veramente importante”. Lo ha ribadito il commissario all’emergenza durante la visita in Fiera a Bologna all’hub vaccinale in Fiera.