In Israele la pandemia è agli sgoccioli e la popolazione sta gradualmente tornando a una vita normale, dopo una massiccia campagna vaccinale che ha portato a immunizzare totalmente (con due dosi di vaccino) ormai quasi il 60% delle persone.
A partire da Gennaio si è assistiti a una inesorabile discesa dei contagi e delle ospedalizzazioni causate dal Covid: si è passati infatti da una media di 7000 contagi al giorno a una media attuale di circa 200 contagi giornalieri.
Ciò ha permesso di allentare le restrizioni a partire già da Febbraio e nelle ultime ore le autorità hanno deciso anche di eliminare l’obbligo di portare la mascherina all’aperto, a partire da questa Domenica. Lo ha annunciato nella giornata di ieri il ministro della Salute Yuli Edelstein.
“Le maschere servono a proteggerci dal coronavirus”, ha esordito il ministro. “Dopo che i nostri esperti sanitari sono arrivati alla conclusione che non sono più necessarie all’aperto, ho deciso di permettere di toglierle. Il livello di contagio in Israele è molto basso grazie al successo della nostra campagna di vaccinazione”, ha detto Edelstein. “Vi chiedo però di continuare a indossare una maschera quando entrate negli edifici chiusi. Insieme, possiamo mantenere bassi i contagi”, ha concluso.
Una testimonianza della situazione estremamente positiva che sta vivendo il paese arriva da una ragazza di origine catanese, trasferitasi in Israele da qualche anno, che ai microfoni di CataniaToday racconta cosa sta succedendo in questi giorni e come si vive la post-pandemia. “Qui è un giorno di festa, è il giorno dell’indipendenza nazionale e c’è una doppia ragione per festeggiare anche perché è da qualche settimana che siamo di nuovo liberi” spiega la ristoratrice. “Il coronavirus sembra solo un brutto ricordo. Abbiamo avuto tre lockdown totali, non possiamo viaggiare da un anno, però questi sacrifici sono serviti e soprattutto è servita la vaccinazione”. Il ritorno alla normalità è stato graduale. “L’ultimo lockdown è finito ai primi di febbraio – dice ancora la giovane – c’erano ancora delle limitazioni ma pian piano che cresceva il numero dei vaccinati e diminuivano i contagi” venivano rimossi “anche i divieti”. Oggi la vita in Israele è totalmente diversa dalla normalità a cui giocoforza ci siamo abituati. “Da qualche settimana siamo tornati a frequentare le spiagge, andiamo ai concerti o nei ristoranti, organizziamo le feste”. Certo, “nei posti al chiuso c’è ancora qualche limitazione” precisa, “ma da domani non avremo nemmeno più l’obbligo delle mascherine per strada”. “Un messaggio di speranza” anche per noi italiani ormai esausti dopo un anno di pandemia. “Il vaccino funziona, c’è una luce alla fine del tunnel”.