L’avventura del razzo cinese è finalmente arrivata al termine: l’oggetto spaziale è precipitato sulla Terra nella notte dopo una settimana di continue previsioni e anche molti allarmismi. Il razzo è esploso nella media atmosfera grazie alle varie forze esercitate sul corpo, dopodiché i suoi frammenti si sono schiantati nell’oceano Indiano, precisamente nei pressi delle Maldive.
L’Italia, che fino a poche ore prima dello schianto era tra le potenziali aree di impatto assieme a numerose altre regioni del mondo, non è stata per nulla impensierita dal razzo.
A confermare la notizia è l’ufficio per il volo umano dell’agenzia spaziale cinese Cnsa, il quale annuncia chiaramente che il razzo Long March 5b è precipitato nell’oceano Indiano senza causare conseguenze su cose o persone.
Ci teniamo a precisare che nonostante l’Italia si trovasse sulla traiettoria del razzo, il rischio di impatto sarebbe stato comunque molto basso (com’era stato specificato dalla Protezione Civile). Ancor meno probabile il rischio per l’uomo: la possibilità che un essere umano fosse colpito dai frammenti del razzo era di circa 1 su 1 miliardo.
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