La furia del ciclone Tauktae si è abbattuta nelle ultime ore sulla costa occidentale dell’India, scatenando venti a 185 km/h e onde alte fino a 3 metri.
La tempesta, una volta a ridosso della costa, ha investito una chiatta a largo di Mumbai, facendola naufragare. L’imbarcazione ospitava a bordo 273 persone. Fra questi si contano al momento 20 vittime e 127 dispersi, mentre i restanti passeggeri sarebbero stati tratti in salvo, nonostante le condizioni di mare estremamente difficili.
L’enorme vortice, il più grande nella regione da decenni, declassato in queste ore da ‘estremamente grave’ a ‘molto grave’, ha provocato anche piogge torrenziali trasformando le strade in fiumi e costringendo centinaia di migliaia di persone a fuggire. In particolare sono state interessate dal fenomeno le aree di Kerala, Goa e Maharashtra. Chiuso l’aeroporto di Mumbai.
Lo Stato Indiano costiero di Gujarat, dove vivono 150 mila persone, era già stato evacuato dalla protezione civile. Molte delle fragili case della zona sono state spazzate via mentre il vento sradicava alberi e pali dell’elettricità. A Mumbai le autorità hanno esortato le persone a rimanere in casa e circa 600 pazienti affetti da Covid-19 sono stati trasferiti in ospedali da campo “in luoghi più sicuri”, mentre il livello del mare si alzava di tre metri.
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