Una vastissima nube di sabbia sahariana si sta spingendo, in queste ore, dal continente africano a quello sudamericano. Dalle elaborazioni modellistiche è evidente una copertura nuvolosa indotta dal pulviscolo desertico, diretto da est verso ovest e che punta proprio i settori equatoriali del sud America, come Venezuela, Guyana e Brasile settentrionale.
Ma come possono masse di sabbia così ingenti arrivare fin sull’America meridionale? Il merito è senza dubbio degli Alisei, venti costanti e perenni che soffiano dalla fascia tropicale verso l’equatore, da nord-est verso sud-ovest (nel nostro emisfero). Questi venti sono originati dalla forte differenza di pressione che viene a generarsi tra i deserti e le foreste pluviali dell’equatore, pertanto risultano quasi sempre costanti (sempre se non intervengono fattori esterni a modificarne l’intensità).
Gli Alisei sono in grado di raggiungere con facilità l’America, portando con se vastissime nubi di pulviscolo desertico. Questo fenomeno ha un’importanza notevole per l’ambiente e la biodiversità: il pulviscolo desertico è ricco di minerali e nutrienti come azoto, fosforo e ferro. Queste sostanze vanno ad “alimentare”, da millenni, il continente americano e la foresta amazzonica.
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A cura di Raffaele Laricchia