Mentre il nord è alle prese con temporali estremi e clima complessivamente più fresco, in Sardegna caldo e siccità stanno alimentando incendi sempre più vasti e distruttivi. L’origine di gran parte degli incendi è quasi certamente dolosa e opera di gente senza scrupoli, che per divertimento o per un tornaconto personale scatena incendi devastanti.
La siccità e il vento amplificano ogni focolaio rendendolo ingestibile da parte dei Vigili del Fuoco. Almeno 20.000 ettari sono andati in fumo, di cui una buona parte nell’oristanese. Sono circa 600 le persone allontanate dalle case nella notte, 200 delle quali a Cuglieri dove le fiamme hanno raggiunto il centro del paese. Altre 400 evacuate a Scano Montiferro.
Secondo l’assessore regionale dell’Ambiente Gianni Lampis, “la stima dei danni ambientali, sociali ed economici è incalcolabile. Solo sul Montiferru ci sono 20mila ettari bruciati”
“Viviamo con preoccupazione, angoscia e immenso dolore queste ore drammatiche”, ha detto il presidente della Regione Christian Solinas. Sono a lavoro almeno 11 mezzi aerei nell’oristanese, oltre gli elicotteri dei Vigili del Fuoco.
Il fronte di fuoco più vasto è quello tra Cuglieri e Santu Lussurgiu, dove purtroppo le condizioni meteo non aiutano a causa del vento di libeccio particolarmente sostenuto.
Le fiamme hanno colpito diverse abitazioni nell’oristanese e l’aria si sta rivelando molto pesante e carica di fumo su vasti territori.
Restate sintonizzati su www.inmeteo.net! Iscriviti al nostro servizio gratuito su facebook, dove riceverai le notizie più importanti o interessanti senza il minimo sforzo!
A cura di Raffaele Laricchia