Col passare delle ore la depressione subtropicale situata nel basso Mediterraneo (responsabile di devastanti nubifragi ieri su Catania) prova ad intensificarsi grazie allo sviluppo di temporali nei pressi dell’occhio del ciclone, indispensabili per l’auto-alimentazione del vortice grazie al calore latente liberato durante la formazione delle nubi. Il passaggio a TLC (ciclone simil-tropicale) si concretizzerà con molta probabilità nella giornata di domani (giovedì 28) come descritto qui.
Il ciclone, dunque, assumerà caratteristiche simili a quelle dei cicloni tropicali caraibici e pertanto occorrerà prestare tanta attenzione ai suoi effetti: Sicilia e Calabria saranno le più colpite dalle piogge a tratti torrenziali, forti mareggiate e venti di tempesta con raffiche oltre i 90-100 km/h. L’attenzione è puntata sul catanese dove la situazione, già molto critica, potrebbe degenerare rapidamente con l’arrivo di nuove forti piogge.
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Entro sabato il ciclone potrebbe addirittura muoversi sul basso Tirreno, favorendo un peggioramento anche su Puglia, Basilicata e Campania a suon di piogge e venti intensi (da confermare).
E poi? A partire dal week-end potrebbe essere finalmente la volta del nord. Nel corso del ponte di Ognissanti è atteso un grande stravolgimento della circolazione europea, il quale avrà come effetto principale il ritorno delle perturbazioni atlantiche nel Mediterraneo.
Il primo passaggio perturbato è atteso domenica 31 ottobre su tutto il nord e parte del centro, dopodiché dal giorno di Ognissanti avremo una serie di perturbazioni che attraverseranno tutta Italia con piogge diffuse e “democratiche“, ovvero in grado di bagnare in egual misura vasti territori sopprimendo la siccità.
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