Mentre le fredde correnti artiche attraversano il centro ed il sud, con al seguito piogge, rovesci e neve in Appennino (leggi qui l’approfondimento), l’attenzione è già proiettata al peggioramento dell’Immacolata.
Una perturbazione atlantica riuscirà a farsi largo nel Mediterraneo con un discreto carico di precipitazioni, le quali risulteranno nevose fino a bassissima quota su tante aree del nord Italia.
Il calo sostanzioso delle temperature avvenuto al nord nelle ultime ore sarà senz’altro utile alla causa: la formazione di uno strato d’aria fredda sulla pianura Padana occidentale (così come nelle valli alpine) sarà indispensabile per l’arrivo della neve finanche in pianura.
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Nella giornata di martedì, che si rivelerà complessivamente stabile su quasi tutta Italia, avremo un apparente aumento delle temperature su gran parte del nord in virtù di una momentanea ventilazione più secca proveniente dall’arco alpino (foehn). La massa d’aria, sebbene inizialmente più secca e meno calda, sarà fondamentale per accogliere le prime nevicate nelle prime ore di mercoledì, nel momento in cui irromperà la perturbazione atlantica.
Infatti nel momento in cui giungeranno le prime precipitazioni avremo un consistente calo della temperature su gran parte del nord, fino a portarsi a ridosso dello zero.
Verrà così a formarsi uno strato d’aria fredda in pianura Padana che, grazie alla particolare conformazione del territorio (circondato da Alpi e Appennini) resterà saldamente ancorato sui settori centro-occidentali padani e subirà molto marginalmente l’ingresso di aria più tiepida portata dallo scirocco. Insomma ecco che viene a generarsi un cuscino d’aria fredda indispensabile per l’arrivo della neve fino a bassissima quota.
Chiariamo subito che non ci troveremo dinanzi ad un “cuscino freddo” di ottima fattura e di grande resistenza: per tal motivo la neve non imbiancherà tutti i territori padani e soprattutto in diverse località potremo assistere ad episodi come la neve bagnata (senza accumulo) o addirittura a semplice pioggia.

Queste le temperature previste alle 13 in punto di mercoledì 8 – Evidente la presenza di uno strato molto freddo al nordovest, con temperature non superiori a 0-1°C
Ma ora arriviamo alla parte più interessante: dove nevicherà l’8 dicembre? Sarà un’Immacolata bianca per molte località di Piemonte, Lombardia, Valle d’Aosta, Liguria centrale, Emilia occidentale, Trentino Alto Adige, Veneto e Friuli Venezia Giulia, ma con quote neve differenti da regione a regione.
PIEMONTE: nevicate in arrivo dalla notte di mercoledì fino alla tarda mattina, su gran parte della regione. I fenomeni saranno più consistenti su astigiano, alessandrino, cuneese orientale: qui saranno possibili accumuli degni di nota, tra i 5 e 15 cm. Nevicate più deboli su torinese, vercellese, novarese, biellese con accumuli molto più blandi (1-5 cm). Nevicate più consistenti sull’alto Piemonte, specie oltre i 200-300 metri di quota.
VALLE D’AOSTA: nevicate su gran parte della regione a qualsiasi quota, ma con intensità modesta. Fenomeni in esaurimento dalla tarda mattina.
LIGURIA: possibilità di nevicate tra tarda notte e mattino sui settori centrali tra savonese e genovese. Quota neve attorno ai 200-300 metri di altitudine, con sconfinamenti più in basso in caso di precipitazioni più intense. Migliora dal pomeriggio.
EMILIA: nevicate confermate su piacentino e parmense fino in pianura fra la tarda notte e il primo pomeriggio. Incerto il coinvolgimento del reggiano e del modenese, dove potrebbero alternarsi piogge e nevicate fino a bassissima quota.
Con alta probabilità il cuscino di aria fredda non reggerà sul bolognese ed il resto della regione, pertanto prevarrà la pioggia fino in alta quota.

Accumuli totali di neve previsti nella giornata di mercoledì 8 dicembre al nordovest
LOMBARDIA: nevicate in arrivo dalla notte fino alle prime ore del pomeriggio, anche in pianura. Tuttavia gli accumuli più significativi riguarderanno il pavese e poi la fascia prealpina e alpina fino a quote molto basse e con accumuli anche superiori ai 10 cm.
Possibile caduta di neve bagnata sul resto della pianura lombarda, compresa Milano: in questo caso potrebbe rivelarsi particolare difficile assistere a nevicate con accumulo (più probabili solo nelle aree di periferia, nelle campagne o nelle piccole località). La causa risiede in una non idonea temperatura favorevole alla neve (in questi casi è sufficiente anche 1°C in più o in meno per vedere scenari totalmente differenti), a causa delle infiltrazioni più “calde” provenienti da sud-est.

Accumuli di neve totali previsti al nordest nella giornata d mercoledì 8 dicembre
VENETO, TRENTINO, FRIULI VENEZIA GIULIA: sarà un’Immacolata nuvolosa e perturbata, specie dalla tarda mattina fino a sera. Tuttavia il cuscino d’aria fredda presente sul nordovest non lo ritroveremo sul Triveneto: questo significa che la neve scenderà necessariamente a quote superiori.
I fiocchi bianchi precipiteranno generalmente oltre i 400-500 metri, ma vi è l’eccezione rappresentata dalle valli alpine e prealpine dove potrà nevicare fino a bassissima quota! Nei fondovalle, infatti, potranno svilupparsi tanti piccoli cuscinetti d’aria fredda che non subiranno l’aumento delle temperature dettato dai venti di scirocco.
Sarà proprio il Triveneto il settore più colpito dalle forti nevicate nei fondovalle, in collina e sulle Alpi: possibilità di nevicate ingenti su Trento, Bolzano e nei fondovalle del bellunese, del vicentino e dell’udinese. Gli accumuli potrebbero anche superare i 30 cm di altezza.
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