Lo stato di emergenza in vigore potrebbe essere prorogato per almeno altri 3 mesi. Lo si evince dalle ultime notizie riportate dalle principali testate giornalistiche.
Il Presidente Mario Draghi è intenzionato infatti a portare in Consiglio dei Ministri già oggi pomeriggio la proposta di proroga fino al 31 Marzo, con un anticipo di due settimane sulla scadenza prevista al 31 Dicembre.
La proroga dello Stato d’Emergenza vorrebbe dire mantenere lo stesso regime attualmente in uso per contrastare la pandemia da Covid-19, introdotto nel gennaio del 2020 dal governo di Giuseppe Conte per la prima volta. Un regime che non può durare oltre 12 mesi ma per cui c’è la possibilità di proroga con un intervento legislativo da parte del Parlamento.
L’intenzione di Draghi è quella di mantenere di fatti lo stato di emergenza ancora per tre mesi, per superare l’inverno e mantenere pienamente operativa la macchina per il contrasto del Covid. Una scelta maturata guardando i dati, ma anche registrando le posizioni di partiti come Pd e M5s, che si sono schierati da subito per il proseguimento delle misure straordinarie, ma anche il sostanziale via libera della Lega attraverso le parole concilianti di Matteo Salvini.
Cosa determina lo stato d’emergenza?
Durante uno stato di emergenza il Governo acquisisce poteri speciali che gli facilitano decisioni immediate. Per esempio il premier Mario Draghi può introdurre restrizioni o altre misure attraverso i Dpcm. Strumento che il suo governo ha utilizzato solo all’inizio e poi non ha più deciso di impiegare. Ministeri, Regioni e Protezione Civile possono firmare ordinanze (per esempio il ministro della Salute può continuare a stabilire con proprie il passaggio da un colore all’altro delle Regioni) in deroga alle disposizioni di legge. Anche il Green pass, l’obbligo di mascherine e il distanziamento sociale trovano strada più agevole. Restano poi in piedi la struttura del Commissario Straordinario, il Comitato tecnico scientifico. Nessun cambiamento per l’applicazione delle regole dello smart working agevolato per le aziende private. Con lo stato di emergenza è anche possibile imporre un lockdown generalizzato.