È in arrivo Natale ma l’inverno andrà in vacanza fuori dall’Italia: è ormai certo che vivremo festività natalizie decisamente poco invernali, governate dalle umide e miti correnti sud-occidentali!
Le temperature cominceranno a salire nettamente già domani, giorno della Vigilia di Natale, su mezza Italia, ma sarà nel giorno di Natale che registreremo le temperature più alte su gran parte della penisola. Grandi masse d’aria relativamente miti provenienti dal medio Atlantico e dall’Africa nord-occidentale causeranno un netto aumento termico su tutto il centro ed il sud, mentre il nord resterà ai margini e vivrà condizioni più tardo autunnali.
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Sul meridione e sul medio-basso Adriatico potremo respirare aria primaverile sia alla Vigilia che nel giorno di Natale: le temperature raggiungeranno agevolmente i 15-16°C laddove splenderà il Sole, mentre in alcune località, interessate dai venti di favonio che cadranno dagli Appennini, potremo registrare picchi di 18-19°C. Insomma parliamo di temperature tutt’altro che invernali, addirittura di almeno 6-7°C superiori alle medie del periodo.

Anomalia di temperatura tra Natale e Santo Stefano – Evidenti le temperature nettamente sopra le medie del periodo al centro e al sud
Il Sole ci accompagnerà tra 24 e 25 dicembre su gran parte del medio-basso Adriatico, in Basilicata, Calabria ionica e Sicilia. Nubi in aumento invece su Sardegna, Campania e tutto il lato tirrenico fino al nord Italia. Grazie al ripristino delle correnti atlantiche torneranno le piogge sui settori tirrenici e sul nordest, ma la neve purtroppo cadrà solo in alta quota sulle Alpi e addirittura rischia di non cadere proprio in Appennino: l’aumento delle temperature sarà tale da far schizzare lo zero termico oltre i 2200 metri di quota. Sotto tale livello potrebbe scendere solo pioggia.

Temperature massime previste il giorno di Natale
Le temperature resteranno superiori alle medie del periodo almeno fino al 27-28 dicembre: l’apice di questa anomala mitezza è atteso proprio tra Natale e Santo Stefano. Un rientro alla normalità potremmo riscontrarlo attorno al 29 dicembre grazie ad un’altra perturbazione atlantica che, però, riuscirà a richiamare aria più fredda balcanica verso l’Italia.
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