L’anticiclone si è riappropriato dell’intero Mediterraneo centro-occidentale, dirottando freddo e perturbazioni verso l’est Europa e la penisola ellenica (vedi qui le forti nevicate avvenute in Grecia). Il protagonista indiscusso dei prossimi sette giorni sarà senza dubbio l’alta pressione delle Azzorre su tutta Italia, la quale favorirà un generale aumento delle temperature nei valori massimi.
A subire maggiormente gli effetti dell’aumento termico saranno colline e montagne nel corso del week-end, stante l’ingresso di masse d’aria più miti alle medio-alte quote traghettate dallo stesso anticiclone. Le temperature saliranno di almeno 6-8°C oltre le medie del periodo specie sull’arco alpino e l’Appennino settentrionale. Lo zero termico, in questo frangente, salirà oltre i 3000 metri di altitudine mettendo nuovamente a dura prova l’esiguo manto nevoso presente.
[aiovg_video mp4=”https://www.inmeteotv.it/video/2022/01/domani.mp4″ poster=”https://www.inmeteo.net/wp-content/uploads/2021/10/RAFFA-PREVISIONI.jpg”]
Ben poco da segnalare almeno fino a metà della prossima settimana: ci aspettano almeno 7 giorni di stabilità caratterizzati da cieli spesso sereni, qualche banco di nebbia in pianura Padana e nelle valli e forti inversioni termiche notturne. Difatti l’unica parvenza d’inverno sarà di notte e all’alba grazie al forte irraggiamento notturno, ovvero la rapida perdita di calore del suolo grazie ai cieli sereni e i venti assenti. La colonnina di mercurio potrà scivolare anche sotto lo zero nelle valli, in pianura e nelle aree interne.
Tutt’altra musica di giorno: le massime, specie al sud, potranno raggiungere agevolmente i 14-15°C tra venerdì, sabato e domenica.
Ad inizio prossima settimana l’anticiclone sarà ancora protagonista, ma subirà gli effetti di debolissime infiltrazioni fredde dai Balcani. Le temperature scenderanno ovunque, soprattutto in montagna, ma il tempo si manterrà piuttosto stabile. Qualche rapido fenomeno potrebbe palesarsi al sud e sul medio-basso Adriatico.
Dopo il 20 gennaio e nel corso della terza decade del mese l’inverno potrebbe tornare a ruggire: masse d’aria più fredde artico-continentali potrebbero dirigersi sui Balcani e successivamente sulla nostra penisola grazie all’espansione dell’anticiclone delle Azzorre verso latitudini sub-polari. La tendenza ad un raffreddamento in tale periodo è confermata da tutti i principali modelli matematici, ma siamo ancora ben lontani dall’inquadrare una concreta irruzione di freddo e maltempo verso l’Italia. I prossimi aggiornamenti saranno fondamentali per capire se davvero l’inverno potrà risvegliarsi nell’ultima decade di gennaio.
Resta sintonizzato su www.inmeteo.net! Iscriviti al nostro servizio gratuito su Facebook (clicca qui), per ricevere le notizie più importanti di giornata!