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Tsunami nel Pacifico provoca disastro ambientale in Perù, 6 mila barili di petrolio finiscono in mare

21 Gennaio 2022, ore 13:35

Lo tsunami originato dalla violenta eruzione del vulcano Hunga Tonga-Hunga Ha’apai, ha provocato – come abbiamo visto attraverso vari articoli nei giorni scorsi – estesi danni e anche alcune vittime.

In Perù, dove Sabato 15 Gennaio la costa è stata raggiunta da onde di tsunami alte più di un metro, si è verificato un disastro ambientale. Una vasta quantità di greggio è finita in mare nell’area del porto di Lima durante le operazioni di scarico nella raffineria di La Pampilla.

Al momento dell’arrivo dell’onda anomala, sul terminale della raffineria era attraccata una nave italiana, la Mare Doricum. L’onda ha spostato violentemente la nave e si sono tranciati i tubi di scarico: almeno 6 mila barili di petrolio sono finiti in mare.

È scattato subito l’intervento di emergenza e la grande chiazza è stata bloccata con transenne galleggianti. Con il passare delle ore si è scoperto che il petrolio aveva superato il sistema di protezione ed è stato trascinato dalle correnti verso nord, dove ha invaso la Riserva marina di Ancón. Almeno due chilometri della costa centrale del Paese, nel distretto di Ventanilla, sono stati inquinati. La Procura specializzata in materia ambientale ha aperto un’inchiesta per presunto delitto ambientale.