Dalla mitezza al freddo e poi ancora verso la mitezza: una vera e propria altalena delle temperature è prevista in Italia nei prossimi sette giorni a causa del susseguirsi di masse d’aria d’estrazione totalmente diverse.
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Nelle prossime 36-48 ore, tra venerdì e sabato, avremo un generale aumento delle temperature grazie ad aria più mite oceanica, ma la situazione cambierà nettamente tra lunedì 7 e martedì 8 quando un’irruzione artica irromperà improvvisamente nel Mediterraneo causando un sensibile calo delle temperature su mezza Italia.
Questa ondata di freddo coinvolgerà in modo diretto le regioni centrali e meridionali: ci aspettiamo venti forti di tramontana, un calo termico sostanzioso (fino a 3-4°C sotto le medie del periodo), qualche acquazzone e nevicate sparse fino in alta collina. Il nord resterà ai margini del maltempo ed anche del freddo, come purtroppo avviene da quasi due mesi.
Terminata questa ondata di freddo ecco che l’alta pressione tornerà in Italia più forte che mai: questa volta la cupola anticiclonica sarà alimentata da aria più mite d’estrazione sub-tropicale e proveniente addirittura dai Caraibi. L’aumento termico riguarderà soprattutto le medio-alte quote e sarà ben percepibile in montagna dove lo zero termico è previsto impennarsi oltre i 3500 metri di altitudine (tra mercoledì 9 e venerdì 11). Insomma si prevede un altro duro colpo per le nostre montagne, soprattutto quelle del nord già duramente colpite dalla siccità.
La moviola previsionale del modello GFS ci mostra chiaramente il movimento della massa d’aria più mite (a 5000 metri di altitudine) dai Caraibi verso l’Europa.
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