Mentre si esauriscono le ultime folate fredde continentali che hanno riportato la neve a bassissima quota al sud e sul medio-basso Adriatico, l’attenzione si sposta al prosieguo di marzo che, contro ogni attesa, rischia di presentare il conto delle anomali ondate di caldo vissute tra gennaio e febbraio.
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Grazie ad un marcato indebolimento del vortice polare l’inverno potrà nuovamente tornare alla ribalta nel Mediterraneo con una serie di affondi freddi prevalentemente di origine artico-continentale. Il primo episodio molto freddo si è consumato nelle ultime ore, ma almeno altre due perturbazioni transiteranno sull’Italia nel corso dei prossimi sette giorni.
Una è attesa tra venerdì 4 e domenica 6, l’altra tra martedì 8 e mercoledì 9: in entrambi i casi sembra proprio che saranno le regioni centrali e meridionali ad essere coinvolte dal maltempo, mentre il nord resterà piuttosto ai margini, sebbene qualche momento instabile potrebbe comunque manifestarsi.
Entrambe le perturbazioni saranno alimentate da fredde correnti nord-orientali che porteranno cali termici a più riprese, venti settentrionali e nevicate abbondanti in Appennino fino a quote collinari. Insomma della primavera nemmeno l’ombra in questa prima pazzerella decade di marzo.
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