Ucraina: bombardamenti nel sito della più grande centrale nucleare d’Europa

by Francesco Ladisa
4 Marzo 2022 - 10:10

Tensione sempre più alta fra Russia e Ucraina e nuovi bombardamenti nella notte in varie località del territorio ucraino. Intorno all’una sono state diffuse su internet le immagini di forti esplosioni nell’area della centrale nucleare di Zaporizhzhia, la più grande d’Europa.

“In seguito a un bombardamento da parte delle forze russe sulla centrale nucleare di Zaporizhzhia si è scatenato un incendio”, ha dichiarato il portavoce dell’impianto, Andrei Tuz. Dmytro Orlov, sindaco di Enerhodar, ha inizialmente informato dell’impossibilità dei vigili del fuoco di raggiungere l’incendio. In seguito si è appreso che il rogo è stato domato e la centrale è ora sotto controllo russo.

Orlov aveva parlato anche di “vittime” tra i combattenti ucraini della Guardia Nazionale, che erano a difesa dell’impianto, ma non ha indicato il numero esatto”. Notizia, quest’ultima, smentita dallo Stato maggiore dell’esercito ucraino.

La centrale si trova sulla linea del fronte nel sud dell’Ucraina, nella località di Enerhodar, vicino all’estuario del fiume Dnepr, a nord-ovest della Crimea, a metà strada circa fra la città assediata di Mariupol e quella occupata dai russi di Kherson. A denunciare quanto stesse accadendo il ministro degli esteri dell’Ucraina, Dmytro Kuleba: “Se scoppia la centrale sarà 10 volte più grande di Chernobyl”.

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha accusato Mosca di ricorrere al “terrore nucleare” e di voler “ripetere” il disastro di Chernobyl. “Nessun paese diverso dalla Russia ha mai sparato contro le centrali nucleari. Questa è la prima volta nella nostra storia. Nella storia dell’umanità. Lo stato terrorista ora ha fatto ricorso al terrore nucleare”, ha detto Zelensky che ha concluso: “Se c’è un’esplosione è la fine di tutto! È la fine dell’Europa, è l’evacuazione dell’Europa”.

Anche il presidente del Consiglio, Mario Draghi, ha condannato l’attacco scellerato da parte della Russia alla centrale nucleare di Zaporizhzhia. Un’azione, si legge in una nota di Palazzo Chigi, “contro la sicurezza di tutti”. L’Unione Europea, dice ancora il premier, “deve continuare a reagire unita e con la massima fermezza, insieme agli alleati, per sostenere l’Ucraina e proteggere i cittadini europei”.