E’ salito a 15 il numero delle vittime del ciclone Gombe che ha colpito la settimana scorsa il Mozambico (ve ne abbiamo parlato in questo articolo), colpendo maggiormente l’area settentrionale e centrale del paese.
Il numero di feriti è di almeno 50, secondo l’annuncio del Presidente del Consiglio. Una delle aree più colpite è stata la provincia di Nampula, dove si sono verificati danni ingenti a causa di piogge torrenziali, frane, venti oltre i 150 km/h e mareggiante imponenti sui settori costieri.
La maggior parte delle vittime si è verificata quando il ciclone ha colpito per la prima volta la costa settentrionale del Mozambico nella giornata di Venerdì, con i suoi venti e le piogge che hanno causato il crollo di molte case.
In totale, secondo i dati ufficiali, più di 100.000 persone sono state costrette ad abbandonare le loro case. Circa 12.000 le abitazioni totalmente distrutte mentre 11.000 quelle gravemente danneggiate.
Gombe è il più recente di una serie di cicloni che hanno colpito l’Africa meridionale finora quest’anno. Secondo gli esperti si tratta di un ulteriore segno del cambiamento climatico che vede fenomeni sempre più estremi e violenti colpire queste aree.