Una piccola e debole bassa pressione atlantica sta scorrendo in queste ore sulle regioni meridionali, con effetto davvero irrisori: qualche pioviggine la troviamo su Basilicata e Puglia, mentre altrove sono presenti solo grandi nuvoloni colmi di polvere sahariana.
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Il pulviscolo desertico sta avvolgendo gran pare del Mediterraneo e lo farà almeno fino a venerdì grazie alla permanenza delle correnti meridionali sullo Stivale. Tali correnti saranno innescate da diverse perturbazioni atlantiche destinate ad invadere l’Italia nel corso della settimana, tutte ricche di piogge e temporali come non si vedeva da tempo.
Martedì sarà l’ultimo giorno di stabilità per tutta la penisola, dopodiché si aprirà una lunga fase perturbata che coinvolgerà tutta Italia, anche le dimenticate regioni del nord e del lato tirrenico (messe a dura prova dalla siccità). La prima perturbazione arriverà tra mercoledì e giovedì e già porterà un discreto carico di pioggia al nord e sul medio-alto Tirreno (accumuli localmente anche oltre i 50 mm), dopodiché ad inizio aprile irromperà una seconda perturbazione ben più fredda che oltre alle piogge e ai temporali regalerà anche nevicate a quote basse per il periodo.
Il ritorno della neve al nord a quote collinari diventa sempre più probabile tra 1 e 2 aprile, mentre le Alpi faranno i conti con nevicate abbondanti e persistenti che si riveleranno davvero un toccasana dopo tanta siccità.
Gli accumuli di pioggia più importanti, tra mercoledì 30 e domenica 3 aprile, sono attesi al nord e sul lato tirrenico:
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