Freddo, vento e maltempo stanno nuovamente dilagando nel Mediterraneo, proprio per ricordarci che l’inverno possiede ancora qualche ultima cartuccia da inviare alle basse latitudini. L’apice del freddo lo raggiungeremo tra sabato e domenica grazie ad un’avvezione artica valicherà la Valle del Rodano e si getterà nel Mediterraneo.
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Oltre al freddo dovremo fare i conti con piovaschi, acquazzoni e locali forti temporali. Inoltre, grazie ad un netto calo termico, la neve si mostrerà fino in collina sulle regioni centrali ed il nordovest, decisamente oltre le aspettative climatiche del periodo.
Ma cosa succederà dopo? Tra lunedì e mercoledì avremo un generale miglioramento del tempo, sebbene persisterà qualche acquazzone isolato al centro Italia e sul lato tirrenico. L’aria fredda artica si ritirerà e le temperature torneranno a salire pian piano da nord a sud fino a riportarsi in linea con le medie del periodo.
Un’altra perturbazione atlantica raggiungerà l’Italia tra mercoledì, sera, giovedì e venerdì, portando altre piogge e altri temporali sparsi da nord a sud. Il tutto però si svolgerà in un contesto termico gradevole.
Un clamoroso colpo di scena potrebbe verificarsi nel periodo tra 10 e 15 aprile: la seconda decade del mese potrebbe riservare la prima ondata di caldo anomalo di origine africana. Le prime elaborazioni a lungo termine ci mostrano un’avvezione calda in grado di portare le temperature oltre i 25°C su tante località del centro e del sud, mentre il nord farebbe i conti con nubi e piogge atlantiche.
La tendenza è assolutamente da prendere con le pinze considerata la grande distanza temporale presente.
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